Circa 1.300 migranti sono bloccati in condizioni disastrose al confine Serbia-Ungheria dopo il blocco degli ingressi deciso da Budapest. Lo ha denunciato l’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni unite. L’Unhcr ha criticato l’Ungheria per aver schierato 10.000 poliziotti e soldati a sorvegliare il confine e per aver respinto illegalmente verso la Serbia i migranti in arrivo. Il governo della Serbia ha accusato l’Ungheria di aver violato le norme del diritto internazional.

Venerdì scorso, dopo l’arrivo di 500 migranti, entrati nel paese dalla Bulgaria e dalla Macedonia in 24 ore, il governo serbo ha convocato una riunione d’emergenza. Numerosi migranti mediorientali giunti a Belgrado nelle ultime ore hanno denunciato violenze e maltrattamenti subiti dalle polizie di Ungheria e Bulgaria. All’emittente B92 i migranti hanno mostrato le ferite riportate. In tanti hanno detto che i poliziotti bulgari e ungheresi, oltre a colpirli pesantemente, hanno utilizzato contro di loro anche i cani. L’Ungheria autorizza solo 30 persone al giorno a presentare domanda d’asilo. Secondo le Nazioni unite, il numero di migranti in viaggio attraverso i Balcani è di nuovo in aumento.