L’Italia ha rispettato il patto di stabilità e quindi almeno per quest’anno non ci sarà bisogno di alcuna manovra correttiva. Il giudizio è della Commissione Ue europea che però avverte Roma: nel 2019, dovrà procedere con una correzione da 10 miliardi. Una nuova valutazione del debito sarà fatta «sulla base dei dati ex post per il 2018». Una bocciatura del Contratto di governo arriva invece da Confindustria: «Non è affatto chiaro dove si recuperano le risorse per realizzare i tanti obiettivi e promesse elettorali», ha detto il presidente Vincenzo Boccia.