Le elezioni regionali della Valle d’Aosta hanno offerto conferme e qualche sorpresa. La partecipazione non è crollata: il 73% degli elettori si è recato alle urne (74% nel 2008). L’Union Valdôtaine è ancora il primo partito e Augusto Rollandin è il candidato più votato (10.872). Apparentemente tutto come al solito, ma invece no: l’Uv ha ottenuto un «misero» 33% conquistando 15 seggi su 35. Nel 2008 il «leone rampante» aveva sbaragliato la concorrenza aggiudicandosi 17 seggi con il 44% dei voti. I dissidi nell’Uv non hanno però permesso di ripetere l’exploit. L’Union Valdôtaine Progressiste (nata da una diaspora dell’Uv) è diventata la seconda forza politica (7 seggi e 19% dei voti). Ma Rollandin si può consolare per aver vinto la «sfida personale» con Laurent Viérin (7.749).

L’Union Valdôtaine anche se indebolita, è riuscita a battere gli ex di turno. La coalizione autonomista Uv, Stella Alpina e Fédération Autonomiste ha conquistato la maggioranza dei seggi, ma non quella dei suffragi. La Stella Alpina ha contribuito alla vittoria conquistando 5 seggi (1 in più del 2008). La Fédération ha totalizzato il 2% dei consensi uscendo sconfitta, ma permettendo alla colazione di vincere con il 48%. Nel corso dello scrutinio sembrava profilarsi il rischio di ballottaggio come previsto dalla legge elettorale valdostana se nessuna colazione ottiene la maggioranza delle preferenze o dei seggi.

La colazione di centro sinistra trainata dall’Uvp con Alpe e Pd – «Sinistra valdostana» si è fermata al 40% guadagnando 15 seggi. Alpe e Pd hanno confermato le posizioni del 2008: 5 e 3 seggi. La scelta di schierare esponenti di associazioni, come Valle Virtuosa, sembra esser stata apprezzata dagli elettori. Il Movimento 5Stelle ha ottenuto più del 6% dei voti. Due grillini siederanno per la prima volta in Consiglio. I due neo eletti potrebbero giocare un ruolo importante su alcuni temi. La riduzione dei costi della politica sarà infatti al centro del dibattito politico.

Le sorprese più eclatanti riguardano il centro destra. Il Pdl non è riuscito a superare lo sbarramento (circa 5% dei voti) per entrare in Consiglio. È un duro colpo perché nel 2008 il Pdl ottenne più di 7.000 voti aggiudicandosi 4 seggi. Sembrerebbero aver pesato le divisioni interne legate anche all’alleanza del 2011 con l’Uv. Alberto Zucchi, coordinatore regionale Pdl, ha annunciato le proprie irrevocabili dimissioni.

Le elezioni regionali 2013 hanno sancito ancora una volta la prevalenza delle forze autonomiste. Nel 2008 gli autonomisti esprimevano 28 consiglieri su 35. Nel 2013 i movimenti autonomisti hanno toccato quota 30 consiglieri. Il nuovo governo regionale, così come nel 2008, sarà formato solo da esponenti di movimenti autonomisti. La parabola dell’autonomismo non sembra esser terminata.