Un direttore del consiglio nazionale del National Labor Relations Board, l’ente che regola i rapporti di lavoro negli Stati Uniti, ha chiesto di rifare le votazioni sulla sindacalizzazione di una struttura Amazon in Alabama, annullando il voto negativo precedente, a causa della condotta antisindacale di Amazon.

AD APRILE a Bessemer, Alabama, la Retail, Wholesale and Department Store Union (RWDSU), il sindacato contattato dai lavoratori Amazon per provare ad aprire una sezione da loro, aveva raccolto 1798 voti contrari alla sindacalizzazione, su 3215 voti complessivi; a votare per il sindacato erano stati in 738, facendo così un bel regalo a Jeff Bezos visto che il margine di vittoria era maggiore delle circa 500 schede contestate, che non sono nemmeno state contate in quanto non avrebbero comunque cambiato l’esito finale del referendum.

Dopo l’esito del voto il segretario nazionale della RWDSU aveva annunciato che il sindacato avrebbe fatto ricorso al National Labor Relations Board, e Chelsea Connor, portavoce del sindacato, aveva dichiarato che i risultati delle elezioni dovevano essere annullati in quanto «il comportamento del datore di lavoro ha creato un’atmosfera di confusione, coercizione e paura, ed ha interferito con la libertà di scelta dei dipendenti».
In effetti Amazon non aveva lasciato nulla di intentato, nemmeno dichiarare il falso, come nel caso delle affermazioni che paventavano, se il referendum fosse passato, che sarebbero state trattenute le quote sindacali anche ai lavoratori non iscritti al sindacato. Il direttore regionale della National Labor Relations Board ha dichiarato senza mezzi termini che le azioni di Amazon «hanno reso impossibile un’elezione libera ed equa». Tra i comportamenti oggetto di denuncia c’è l’installazione di una cassetta delle lettere all’ingresso del magazzino, messa accanto a cartelli che incoraggiavano i dipendenti a votare contro il sindacato, mentre la società conduceva una campagna di interrogatori ai lavoratori riguardo al loro sostegno al sindacato.
Ora, però, i lavoratori del magazzino di Bessemer avranno un’altra possibilità di sindacalizzarsi, notizia che Amazon non ha preso molto bene.

«I NOSTRI DIPENDENTI hanno già scelto in modo schiacciante di non volere un sindacato – ha affermato il portavoce di Amazon Kelly Nantel – È deludente che l’NLRB abbia deciso di ignorare questa decisione. Come azienda, non pensiamo che i sindacati siano la risposta migliore per i nostri dipendenti», ha concluso Nantel.