Con un tweet delle 22.30 di lunedì Trump ha annunciato che userà un ordine esecutivo per sospendere tutta l’immigrazione legale negli Stati uniti, con il duplice fine di contenere il virus e di salvaguardare i posti di lavoro degli americani.

«Alla luce dell’attacco del nemico invisibile, nonché della necessità di proteggere i lavori dei nostri GRANDI cittadini americani – ha scritto Trump – firmerò un ordine esecutivo per sospendere temporaneamente l’immigrazione negli Stati uniti!».

Al momento non ha esplicitato dettagli come il meccanismo che vuole utilizzare per sospendere gli accessi legali al paese o i termini temporali entro i quali avrà validità la misura restrittiva.

Contattata dalla Cnn, la Casa bianca non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale. Solo un funzionario amministrativo ha dichiarato in forma anonima all’emittente che l’ordine esecutivo sarà «temporaneo di 120 giorni» e riguarderà solo «alcuni» visti di lavoro e non ha dati dettagli riguardo le carte verdi.

Sono molti gli aspetti dell’ordine che restano poco chiari, tra cui le autorità legali su cui il presidente farà affidamento e quali altri elementi dell’immigrazione, come quella familiare o le potenziali esenzioni, potrebbero essere inclusi.

Secondo il funzionario l’ordine potrebbe esentare alcuni lavoratori ritenuti «essenziali», come i lavoratori agricoli e gli operatori sanitari.

Nelle ultime settimane l’amministrazione Trump ha cercato di andare avanti vigorosamente con alcune delle sue politiche più restrittive, che faticava a mettere in pratica prima della diffusione del coronavirus, incluso il blocco dell’accesso ai richiedenti asilo.

Questo mentre gran parte degli uffici che si occupano dei visti sono chiusi e le cerimonie per chi ha preso la cittadinanza sono bloccate.

È chiaro che la pandemia stia tornando utile per far passare provvedimenti che con lavoro ed emergenza sanitaria hanno poco o niente a che fare, ma che hanno un grande appeal sulla base di Trump. Il tycoon è in piena campagna elettorale e ha trasformato i briefing di aggiornamento quotidiano sul Covid-19 in comizi per la rielezione.

La segretaria stampa della Casa bianca, Kayleigh McEnany, non ha fornito ulteriori dettagli riguardo l’ordine esecutivo, né ha menzionato i benefici che il decreto porterebbe in termini di difesa della salute degli americani.

Ha invece sottolineato le implicazioni occupazionali di questo blocco dell’immigrazione legale: «Come ha affermato il presidente decenni di immigrazioni hanno prodotto salari più bassi e una maggiore disoccupazione per i nostri cittadini, in particolare per i lavoratori afroamericani e latinoamericani. In un momento in cui gli americani stanno cercando di tornare al lavoro, è necessario agire».

In realtà il numero di visti emessi per vivere negli Stati uniti è già diminuito di circa il 25%, dai 617.752 dell’anno fiscale 2016 ai 462.422 del 2019.

«Non si tratta di provvedimenti, questo riguarda il messaggio che il presidente vuole inviare – ha scritto su Twitter Ali Noorani, direttore esecutivo del National Immigration Forum –Vuole che le persone si rivoltino contro ‘l’altro’. E indipendentemente dai preziosi contributi che gli immigrati stanno dando alla risposta e al recupero, vede gli immigrati come i più facili da incolpare».

Durante i briefing/comizi, Trump ha ripetutamente propagandato la sua decisione di interrompere i viaggi da Cina ed Europa presentandola come mezzo per arginare la diffusione del coronavirus negli Usa.

Parlando di persone «non controllate» che arrivano negli Usa dal confine meridionale, Trump ha dichiarato alla fine del mese scorso che il confine sarebbe stato sigillato «anche oltre, ma soprattutto, durante questa pandemia globale».