Non si ferma la protesta degli studenti belgi che per l’ottavo giovedì consecutivo sono scesi in piazza galvanizzati dalla presenza della studentessa svedese Greta Thumberg, l’ispiratrice di quello che oggi è un movimento mondiale in difesa del clima. Sono 12mila i ragazzi scesi in piazza in tutto il Belgio (5mila nella cittadina di Huy, 4mila ad Anversa, 2mila a Bruxelles) per chiedere misure concrete contro il riscaldamento globale.

Una decina i cortei in tutto il Paese per quella che è diventata una marcia itinerante fra le principali città. Ad ogni edizione il comitato del movimento Youth for climate propone una città come piazza principale, chiamando a raccolta tutti gli studenti, siano essi fiamminghi o francofoni (di per sé una novità in un paese attraversato da conflitti fra comunità linguistiche).
Per l’ottava edizione la scelta è caduta sulla città di Anversa, motore economico del paese, l’unica in cui l’amministrazione ha apertamente manifestato ostilità rispetto al movimento. Bart De Waver, sindaco della città, leader e presidente del partito nazionalista fiammingo d’estrema destra N-va (Nuova alleanza fiamminga), ha più volte stigmatizzato il movimento, rifiutando di ricevere una delegazione di studenti. Il suo partito ha più volte espresso il proprio disappunto rispetto alla scelta di saltare i corsi scolastici.

Fra le vie di Anversa, a sostegno del movimento, c’era anche la star Greta Thumberg. La studentessa svedese è alla sua seconda apparizione in Belgio, dopo la manifestazione di giovedì della scorsa settimana fra le vie di Bruxelles. L’ispiratrice del movimento era nella capitale europea per la sessione plenaria del Consiglio economico e sociale europeo per lanciare il proprio atto d’accusa alla classe dirigente politica, dipinta come inefficiente ed insensibile rispetto al problema del riscaldamento globale, davanti a un attonito Jean-Claude Juncker (presidente della Commissione europea). La presenza di Greta ha suscitato entusiasmo fra gli studenti belgi anche in vista del lancio della giornata mondiale per il clima in programma per venerdì 15 marzo per chiedere alla classe politica di agire in fretta.

Intanto in Belgio a raccogliere le istanze degli studenti è il partito dei Verdi con la presentazione di una «legge speciale sul clima», redatta da studiosi delle principali università del Belgio per promuovere l’energia verde e una nuova governance sulle decisione che riguardano il clima. L’iter del disegno di legge però sembrerebbe già compromesso in partenza, poiché la sua approvazione segnerebbe la rinuncia definitiva al nucleare (principale fonte energetica del paese). Provvedimento che non accoglierebbe il consenso dei principali partiti del paese, ed in particolare della N-va del sindaco di Anversa.