C’è chi punta a innescare per il prossimo 25 aprile una provocazione in diverse città italiane creando momenti di tensione con manifestazioni di piazza. A progettarlo un composito schieramento formatosi su Telegram, una delle più conosciute app di messaggistica, autodefinitosi come «Noi siamo il popolo!!!». Al momento sono state raccolte circa 22mila adesioni a livello nazionale. Tra loro No vax, integralisti cattolici, trumpisti nostrani, ma anche Forza nuova, che già il 12 aprile scorso, giorno di Pasqua, aveva tentato una «processione» fino a Piazza San Pietro, risoltasi con un clamoroso flop e una denuncia per i partecipanti.

L’intenzione sarebbe quella di scendere «alle 17» con «la bandiera italiana», portando «fischietti e megafoni, pentole e coperchi, macchine e clacson» per «suonare ovunque». Una «manifestazione di tutti coloro che voglio essere liberi!» contro chi impone «vessazioni» e «violazioni della privacy per mezzo di video accusatori e spionaggio da parte di vicini di casa». Una manifestazione contro l’attuale «regime dittatoriale mascherato da lockdown!», imposto dal «presidente del consiglio Conte, non eletto e scelto abusivamente contro il volere del popolo».

Per la cronaca verrà comunicata solo il giorno prima a livello regionale la piazza per la manifestazione in ogni città. Intanto nelle scorse giornate a Torino e a Napoli si sono tenute da parte di piccoli gruppi alcuni primi tentativi di manifestazione. A Torino, come mostrato in in un video, l’iniziativa è stata quasi immediatamente intercettata dalle forze di polizia.

Nell’appello si sostiene che «siamo dentro al più grande esperimento politico di terrorismo psicologico di massa su scala mondiale», mentre il «virus è già stato debellato», condividendo esplicitamente le manifestazioni, alcune armate, che sono state recentemente promosse negli Stati Uniti, in Michigan nell’Ohio e nel Texas, contro i governatori locali, da organizzazioni vicine al presidente Trump per l’immediata riapertura di ogni attività.

Che il peggio dell’oscurantismo statunitense stia facendo scuola anche da noi lo avevamo già notato al tempo delle esternazioni di Matteo Salvini in favore della riapertura delle chiese proprio per Pasqua. Pochi si erano accorti che non faceva che riagganciarsi all’analoga campagna di alcuni circuiti cristiani statunitensi, conclusasi per altro con denunce e arresti.

Forza nuova, da parte sua, attraverso il segretario nazionale Roberto Fiore ha invitato ad aderire all’appello apparso su Telegram. Per primo si era mosso Giuliano Castellino, il leader romano, con un comunicato contro «gli arresti di massa, il terrorismo mediatico, la tirannia sanitaria, il modello cinese», spronando a scendere in strada «alla faccia dell’Anpi, di chi vorrebbe farci cantare l’inno della sconfitta e del tradimento rinchiusi sui balconi».

L’arco di forze che si sta raggruppando sembra uscito dalle nebbie del Medioevo, formato da antilluministi, complottisti, negatori della scienza, bigotti e integralisti cattolici. Non casualmente hanno trovato il sostegno di formazioni di estrema destra come Forza nuova le cui caratteristiche si attagliano perfettamente a questo coacervo oscurantista. Il tentativo è volto a strumentalizzare l’attuale disagio sociale creatosi con la pandemia soffiando sul fuoco dell’insofferenza.

La data è stata volutamente scelta in opposizione al ricordo della Liberazione dal nazifascismo, una data indigesta ai nostalgici di ogni risma. Una provocazione studiata.