Dopo l’ennesima strage in mare dell’altro ieri, il portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) Flavio Di Giacomo ha denunciato «un sistema di pattugliamento in mare chiaramente insufficiente». Le ragioni sono diverse: manca un vero coordinamento Sar (Search and rescue) nei tratti di mare più pericolosi, gli assetti navali istituzionali sono stati ritirati e le Ong riescono a navigare solo a singhiozzo, tra mille ostacoli. Nell’ultimo anno il principale è diventato quello dei fermi amministrativi. La Mare Jonio è ferma a Venezia, la Aita Mari è nel porto di Adra (Almería), la Sea-Watch 4 è ripartita ieri da Burriana (Valencia)...