Un continente alla ricerca del cambiamento più clamoroso ed epocale: l’innovazione.

Si tratta di un concetto vario, variegato, applicabile a diversi campi e in continuo divenire. Se in Cina l’innovazione si scontra con un sistema educativo e sociale che favorisce il conformismo, la copia e la ricerca di una via propria all’innovazione, che può anche passare attraverso i noti fenomeni di fake, altri paesi asiatici vivono l’innovazione ad un passo determinato dal proprio progredire sociale ed economico.

Pechino ha ormai puntato la necessità di trasformare il Made in China nel Designed in China, un’alchimia rischiosa per un paese che da sempre pare poco abituati a scostarsi dai modelli che sceglie di seguire. Eppure, attraverso le interviste che troverete in questo numero, il processo è in atto e sebbene attraverso vie tortuose, che pongono la Cina in «mezzo al guado», qualcosa si muove. Tanto nella sfera della creatività artistica e tecnologica (vedi il caso di Xiaomi o dei brevetti, o delle applicazioni tecnologiche applicate alla vita di una madre in Cina), quanto in quella dell’educazione: si tratta di un settore chiave, che deve essere in condizione di traghettare un cambiamento ben più vasto. Infine l’innovazione, è avvenuta anche nelle alte sfere del Partito. Una innovazione camaleontica, della massiccia macchina della Propaganda, al passo con i tempi anche nelle sue proposizioni più pop.

In Birmania si creano nuove professioni, ma mancano le specializzazioni. In Giappone, storicamente il paese considerato più avanzato, si torna a parlare di startup e cercare di trovare una quadra in mezzo a quella Abenomics che sta trasformando il paese. E anche dalle disgrazie, come quella della zona colpita dallo tsunami del 2011, arrivano novità.

C’è poi il giornalismo partecipativo a Singapore, la nuova e recente denuncia delle violenze sulle donne in India, a fronte di una misoginia che ha origini antiche. In India si innova, apparentemente, anche on line, dove però le nuove tecnologie non sembrano in grado di bloccare fenomeni che si perdono nella notte dei tempi.

In Corea si inventano font anti sorveglianza, alla luce del caso Prism, il Vietnam cerca una propria via per il mercato dei motori di ricerca, mentre perfino nella isolata e misteriosa Corea, arrivano novità attraverso corsi per tentare un avvicinamento del paese ai meccanismi economici mondiali.

In meglio o in peggio, nel bene o nel male, l’innovazione è protagonista dell’Asia, continente che si appresta a modificarsi, per sempre.