Se andrà in porto, l’acquisto di buona parte di Fox da parte della Disney – che ha offerto 52,4 miliardi di dollari – renderebbe lo Studio di Topolino (che già ha incorporato Lucasfilm, Marvel Pictures e Pixar) di gran lunga il più potente di Hollywood, con una grande potenza di fuoco anche nel mondo sempre più redditizio – a fronte della crisi delle sale ma anche della normale programmazione televisiva – dello streaming.

 

L’offerta ufficializzata alla fine dell’anno scorso – e che prevede anche 13 miliardi aggiuntivi di spesa per coprire i debiti della corporation di Rupert Murdoch – è però stata «sfidata» da un altro colosso, Comcast, che ha annunciato di voler fare concorrenza a Disney per l’acquisto di Fox.

 

L’azienda «conferma e di essere a un buon punto della preparazione di un’offerta – recita il comunicato diffuso ieri – per quei business che Fox ha acconsentito di vendere a Disney». L’entità di questa offerta non è ancora nota ma – continua la dichiarazione di Comcast: «Sarebbe perlomeno altrettanto favorevole per gli investitori», se non probabilmente più conveniente, «di quella avanzata da Disney». Secondo indiscrezioni riportate da «Deadline», si tratterebbe di circa sessanta miliardi di dollari.

 

Ma prima di formalizzare quest’offerta Comcast attende la sentenza su un’altra gigantesca fusione – quella tra AT&T e Time Warner – attualmente al vaglio di una corte federale che dovrà decidere (la sentenza è attesa il prossimo 12 giugno) se il merger viola le regole dell’antitrust, e che poterebbe stabilire un precedente fondamentale proprio per le mire di Comcast – e anche di Disney.

 

Comcast – il principale distributore via cavo degli Stati Uniti – è già proprietaria di NBCUniversal e dunque di un’altra delle Big Six hollywoodiane – Universal Pictures.

 

Il mese scorso inoltre la corporation capitanata da Brian Roberts ha anche offerto 31 miliardi di dollari, sempre al gruppo di Rubert Murdoch e sempre in competizione con Disney, per l’acquisto della pay tv europea Sky.