Prima le spinte d’ordinanza. Poi i pugni senza complimenti, anche alle donne. Infine hanno spianato i taser, gli storditori elettrici. Ieri intorno alle 10.30, nello stabilimento più grande d’Europa della Coca Cola (450 dipendenti), la vertenza sindacale è stata “risolta” così dagli addetti alla sicurezza privata. È l’ultima manifestazione di una protesta che da settimane fa pessima pubblicità al logo della bevanda planetaria. Si tratta della lotta avviata da Adl Cobas con i lavoratori della logistica interna, per lo più migranti. Sciopero l’8 marzo e presidi davanti ai cancelli di via Molino di Sopra; occupazione del tetto della fabbrica con...