Il giorno dopo il tilt del sito per il bonus mobilità, il click day si è allungato e altri italiani hanno potuto accederci, almeno la mattina. Poi è arrivato lo stop: «Fondi ministeriali esauriti», pari a 215 milioni di euro, era la scritta che compariva. Per il bonus mobilità il ministero dell’Ambiente comunica che alle 10 di ieri mattina erano 590.188 gli utenti registrati in totale, compresi quelli di ieri: 257.949 i buoni emessi da utilizzare entro dicembre; 300.776 rimborsi richiesti e 1.836 i «buoni validati».
I fondi erano 120 milioni di «prima tranche di risorse» poi «sicuramente 100 milioni sono appostati in legge di bilancio».
«Sul bonus mobilità c’era una certa attesa e forse qualcuno sarebbe stato contento di parlare di un flop ma io voglio dare qualche dato: sono stati erogati 210 milioni di euro in 24 ore, 560mila le richieste tra voucher e richieste di rimborso, praticamente sono stati erogati 7 voucher al secondo», commenta Tullio Berlenghi, capo segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente. «Tutto è perfettibile, su alcuni aspetti sono state fatte delle riflessioni – continua – e saranno stanziate altre risorse per i rimborsi. L’obiettivo è garantire che chi ha fatto la scelta di un cambio di passo nella mobilità sia aiutato, è un impegno preso dal ministro e stiamo facendo tutto il possibile per realizzarlo».
Intanto lo stesso ministro Costa, tramite la Guardia di Finanza, «sta monitorando sul corretto utilizzo del buono o del rimborso» per bici, e-bike, monopattini elettrici o veicoli simili, «per cui usi difformi saranno severamente puniti».
Chi ha già acquistato una biciclette, anche con pedalata assistita, monopattini anche elettrici, segway e hoverboard, così come per i servizi di sharing mobility (escluse le autovetture) dal 4 maggio al 2 novembre ha dovuto fare richiesta di rimborso, che ammonta al 60% di quanto speso fino a un massimo di 500 euro. Il rimborso arriverà direttamente sul conto corrente inserito dall’utente durante la fase di invio della domanda. Sulle tempistiche di erogazione del rimborso non sono state date comunicazioni o parametri: non resta che attendere novità da parte del Ministero dell’Ambiente.
Continuano intanto le proteste e le denunce delle associazioni di consumatori per il flop di ieri, dovuto a Sogei (che gestiva il sito) e Poste (con i problemi alla sua app di gestione della Spid).