Quod me nutrit me destruit – Ciò che mi nutre mi distrugge- è il titolo dell’interessantissimo documentario sui disturbi del comportamento alimentare di Raffaele Brunetti e Ilaria de Laurentiis, che verrà proiettato il 3 dicembre ore 21 in anteprima internazionale al Festival dei Popoli a Firenze e poi il 13 dicembre ore 10 nella Sala Basaglia di Santa Maria della Pietà di Roma, che per la prima volta in assoluto riprende (con la telecamera fissa e, spesso, gli operatori fuori dalla stanza) le sedute psichiatriche di quattro pazienti del dott. Armando Cutugno responsabile dell’Unità Operativa Semplice dei Disturbi del Comportamento Alimentare della ASL Roma E, che dirige un equipe di medici psichiatri , psicologi, dietisti alimentaristi, internisti, seguendo un modello cognitivo-comportamentale che prevede percorsi di terapia individuale, di gruppo e familiare.

Questo esperimento nasce dal coinvolgimento diretto dei due registi che nell’estate del 2006 scoprono che il loro figlio sedicenne soffre di bulimia nervosa e si trovano così immersi nel complicato mondo che affronta questa malattia, dopo due anni di dolorosa ricerca entrano, per caso, in contatto col dottor Cutugno e con la sua equipe e si confrontano, in questa struttura, con altri genitori e altre storie, capiscono la difficoltà e la vergogna che spesso accompagna questi casi nel dover ammettere di trovarsi di fronte ad una vera e propria malattia.

Racconta il dottor Cutugno del suo primo incontro con Ilaria de Laurentiis :” …ero a una tavola rotonda con ospiti di levatura internazionale a presentare il mio progetto di riorganizzazione del servizio quando dalla platea si alzò una signora bionda che mi lanciò la sua sfida” “ Dottor Cutugno molto bello quello che lei ha detto, ma come madre di un paziente le posso dire che di ciò di cui parla non esiste niente” era esasperata dall’inutile vagare nel ginepraio di servizi improvvisati ed incompleti, inefficaci nel farsi carico dei diversi aspetti della cura. Il dottore raccolse la sfida “mi dia un anno e ciò che ho detto verrà realizzato”.

Tre anni e mezzo dopo questo incontro e dopo aver partecipato con il loro figliuolo , adesso completamente guarito, alla terapia, de Laurentiis e Brunetti propongono al dottor Cutugno di realizzare un documentario all’interno del Centro “provai un misto di gratitudine e curiosità…mi sembrava un dono ….mettere in gioco la loro competenza di registi per documentare, concretamente, gli aspetti multiformi in cui si articola il disturbo alimentare”. Naturalmente non era semplice avere il consenso dei pazienti e delle loro famiglie e neanche quello dei vari terapisti ma l’idea di poter raccontare dall’interno una malattia,di cui si fa un gran parlare sui media in modo sensazionalistico o patetico , spesso dando informazioni scorrette, banalizzando il problema, che invece “ fa parte dei tentativi di soluzione al delicato nodo esistenziale della costruzione dell’identità nell’adolescenza e nella prima età adulta” era vincente.

Il risultato di questo intenso percorso è questo documentario, realizzato dalla B&B film in coproduzione con Rai 3 col sostegno dell’associazione Onlus La Fenice Lazio, in cui si intrecciano le storie di quattro pazienti : Giulia 23 anni malata da quando ne aveva 16 , la bulimia è accompagnata da atti autolesionistici, intelligentissima con una straordinaria capacità introspettiva, odia il proprio corpo. Marie Louise , francese da 8 anni in Italia , ex modella , lavora presso uno studio medico, soffre di bulimia nervosa, capace di nascondere completamente il proprio disagio e avere ottime relazioni sociali. Silvia, 30 anni da quando era adolescente soffre di anoressia nervosa , disagio col proprio corpo, difficoltà di guardarsi allo specchio, comunica una grande dolcezza e forte determinazione nel voler uscire dalla malattia. Sonia 48 anni , soffre di anoressia da più di trenta, ha un bimbo di un anno di cui non riesce a prendersi cura, chiede aiuto per guarire completamente ma impara ad affrontare la malattia riconoscendola come “cosa propria”.