«Noi il 3 luglio ci saremo» dice Valerio Carocci del Cinema America. Dunque le arene estive del Cinema in Piazza, a Roma, si terranno nonostante la situazione denunciata pochi giorni fa dai ragazzi dell’associazione: la mancanza di film dovuti al rifiuto dei distributori di darli per le arene gratuite – nonostante il pagamento dei diritti dovuti.

A cambiare le carte in tavola arriva la pubblicazione di un provvedimento dell’Autorità antitrust che accoglie le ragioni dei ragazzi, e avvia un’istruttoria nei confronti di Anica, Anec e Anec Lazio, le cui condotte «appaiono costituire un’intesa restrittiva della concorrenza, consistente in un’azione concertata, volta a ostacolare, nei mercati della distribuzione, l’approvvigionamento dei film da parte delle arene a titolo gratuito e limitare così a valle, nei mercati della proiezione dei film, l’offerta del prodotto cinematografico da parte delle arene a titolo gratuito al consumatore finale». Per questo motivo ieri mattina le sedi di Anica e Anec sono state anche oggetto di un’ispezione di funzionari dell’Agcm, accompagnati dal nucleo speciale antitrust della guardia di finanza.

AL CENTRO del provvedimento non c’è solo il Cinema America ma anche altre arene gratuite – definite dal provvedimento «una componente importante dell’offerta cinematografica nel periodo estivo» specialmente in questo momento di crisi economica – su tutto il territorio nazionale: Cinema Nova, Insieme per la Balduina e il Giambellino. «Se è intervenuta l’Antitrust – commenta Carocci – è evidente che c’è stata una distorsione del principio del libero mercato».

Con le parole del provvedimento «un’azione concertata, riferibile ad una parte sostanziale dell’industria cinematografica italiana, finalizzata ad orientare le case di distribuzione e/o i loro intermediari a negare i film alle arene a titolo gratuito, o comunque per subordinare il rilascio delle liberatorie a condizioni sempre più stringenti». Per questi motivi l’Agcm si riserva anche di mettere in atto delle «misure cautelari» e cioè, come spiegano dall’Autorità antitrust, in considerazione della gravità del comportamento di imporre ad Anica, Anec e Anec Lazio di ritirare le linee guida e le indicazioni che mandano ai propri associati, che sarebbero alla base del rifiuto di dare alle arene i film da proiettare.

«L’ANICA – scrive l’associazione in una nota – è fiduciosa che dall’istruttoria avviata dall’Agcm non emergerà alcun profilo censurabile, essendo l’Anica da sempre impegnata ad assicurare, in piena trasparenza, il miglior risultato di equilibrio tra tutti i soggetti della filiera, al fine di garantire la migliore offerta complessiva nell’interesse dei consumatori». Nel frattempo, Paolo Virzì ha confermato la sua partecipazione all’arena di Piazza San Cosimato, il 3 luglio, per presentare il suo primo film La bella vita. «Noi speriamo – conclude Carocci – che questo sia il momento per ricostruire un’industria sana, positiva, e non un luogo dove le realtà sociali – piccoli distributori, esercenti e produttori indipendenti – non hanno spazio. Speriamo che questo momento doloroso possa in qualche modo far risorgere in meglio l’industria cinematografica italiana».