La notizia è ghiotta per gli allevatori nostrani. La Cina, dopo 16 anni, ha deciso di rimuovere il bando sulla carne italiana. Solo nel 2017, le esportazioni agroalimentari italiane in Cina sono già aumentate del 17%. Il mercato cinese dunque si aprirà anche alla carne disossata con meno di 30 mesi, non trattata con ormoni a differenze di quella americana. Non è la prima mossa «amichevole» del governo di Pechino verso il settore alimentare italiano. Nelle scorse settimane, infatti, sono stati dimezzati i dazi sull’importazione di alcuni prodotti: parmigiano reggiano, grana, gorgonzola e altri formaggi stagionati, acquaviti di vino, vermouth, pasta e salami. Lo scorso maggio il governo di Pechino aveva anche deciso di aprire il mercato a limoni, arance e mandarini. Esultano i produttori «made in Italy» e si esalta il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina.