Marcello Bellucci ci ha lasciato, a settantasei anni, dopo una battaglia durata mesi contro un male che non è riuscito a sconfiggere. Lettore e azionista de «il manifesto», Marcello non ha mai fatto venire meno il suo sostegno al giornale, considerandolo una conseguenza della scelta di stare dalla parte dei più deboli.
I lavoratori del settore pubblico lo ricordano, in particolare, per la partecipazione alla lunghissima lotta che oppose i dipendenti degli Enti Casa alla Regione Lazio che, incurante di quanto deciso dal Parlamento, solo dopo un durissimo scontro applicò il decreto che ne imponeva l’assorbimento.

Scrivere di Marcello, ora che non c’è più, riporta alla mente il suo impegno rigoroso, la tenacia, l’intelligenza e la disponibilità che nel corso della sua vita sindacale lo ha portato a confrontare le proprie idee con quelle degli altri, convinto che in ognuno di noi c’è sempre una parte di ragione che non deve essere ignorata.
Ora che non ti incontreremo più è così che vogliamo ricordarti.
Ciao Marcello e un forte abbraccio alla tua favolosa famiglia.