Con la loro carica sovversiva e fortemente politica, La Rappresentante di Lista è tornata a Sanremo 2022 con la travolgente Ciao ciao. Brano ballabilissimo, iper stratificato, e solo in apparenza un semplice divertissement, che, scommettiamo, sarà l’unica canzone (fra quelle in gara) che canteremo anche fra dieci anni. Con Dario Mangiaracina e Veronica Lucchesi, il fulcro della band, abbiamo parlato, alla vigilia della loro partecipazione, proprio di questo brano, nato lo scorso autunno durante i giorni del Cop26 «La canzone nasce proprio nei giorni dei Fridays for Future» ci racconta Veronica «La mattina eravamo in studio poi andavamo alle manifestazioni. E molte delle suggestioni del pezzo nascono proprio da quei momenti, dai cartelli dei manifestanti, dal gridare insieme delle cose. Abbiamo sentito l’urgenza e la necessità di restituire quelle sensazioni e in una parte della canzone abbiamo voluto riprodurre proprio alcuni momenti del corteo». La canzone arriva quasi come una conclusione di un ciclo, inaugurato con l’album My mamma e il romanzo “quasi” omonimo, Mai mamma, pubblicati entrambi lo scorso anno «Cerchiamo sempre di dare voce a qualcosa che sentiamo nell’aria e che ci tocca nel profondo» prosegue la cantante «Il nostro è un bisogno di un confronto con l’esterno, con la necessità di condividere quello che captiamo. Ciao ciao si porta dietro i temi del libro e del disco. La fine del mondo che descriviamo non è legata necessariamente a discorsi pandemici ma a un momento storico accelerato che ci/si travolge e trasforma. E che, pensiamo, sia il preludio a una nuova era fondativa. La società è mutevole più che mai e la politica non ci aiuta certo a comprendere quello che sta accadendo. Ciao ciao inoltre ha un titolo particolare: è la parola con la quale inizia un incontro ma anche quella che sancisce la conclusione di qualcosa».

LA CANZONE è stata scritta non solo da Dario e Veronica ma, per la prima volta, anche da altri autori «Con Carmelo Drago, Roberto Cammarata e Roberto Calabresi l’approccio è stato: suoniamo e creiamo» ci confida Dario «E questo loro apporto ha in qualche modo modificato anche il nostro processo di scrittura, introducendo strutture più ritmiche e potenti che hanno anche portato Veronica a utilizzare molte più rime rispetto al passato. Questi musicisti suonano con noi da tempo e, nell’ultimo periodo, abbiamo capito che usare parole come collettivo e comunità e poi restare in due sarebbe stato un controsenso. Io e Veronica restiamo il fulcro ma attorno a noi vogliamo una serie di persone che consideriamo parte integrante del progetto». Dopo Sanremo, sempre cullando il sogno di uno spettacolo “totale” che possa far interagire musica e arti visive, La Rappresentante di Lista uscirà con un repack dell’album My mamma e che forse conterrà anche brani live «E qualche inedito che fa parte di quest’ultima onda di scrittura ma stiamo ancora cercando di capire che tipo di dignità dargli».