Il cantautore bolognese torna – a dodici anni di distanza da Sfighè – con una raccolta sempre nel suo stile sospeso tra tentazioni r’n’b e robusto rock. E per l’occasione, l’ex batterista dalla voce blues risuscita il suo storico gruppo – i Supercircus e tenta qualche timida apertura al rap – il featuring di Frankie Hi-Nr Mc in Anima soul. Ma ciò che interessa a Mingardi è il groove, che esce intatto e prepotente dalla traccia di apertura Ci vuole un po’ di rock’n’roll (un pezzo inciso anche da Mina che nel 2006 ha addirittura costruito un disco – Bau – intorno alle sue composizioni). Incurante delle mode, prosegue imperterrito ma con metodo, quasi fosse David contro Golia: «Ascoltando il vigente pop radiofonico – scrive nel booklet – mi sono accorto che tutti i generi che da ragazzo mi hanno preso il cuore e spinto a buttarmi nel mondo della musica sono rari o assenti. Come non contassero più. E invece contano nella mia storia.Così, seduto sull’immaginario cornicione della mia età e di un percorso pieno di passioni, mi volto indietro, guardo all’oggi e penso a cosa sarà domani. Ragionando e conscio che nulla di ciò che mi ha fatto innamorare è stato rimpiazzato o superato».