Nel disinteresse generale della maggioranza degli aventi diritto al voto, tra poco più di un mese si deciderà a chi affidare la guida di sette governi regionali. In Puglia, come Sinistra Italiana, abbiamo lavorato con altre forze politiche (Verdi e PSI) e il movimento civico «La Forza della Puglia» a noi vicini per «disturbare» le depressive liturgie elettorali dei principali schieramenti politici, dando vita alla lista «Puglia Solidale e Verde» nella coalizione di centrosinistra guidata da Michele Emiliano, in sintonia col cantiere nazionale rossoecologista «Il futuro insieme».

Naturalmente questa scelta, come tutte, è stata discussa da alcuni compagni e amici che avrebbero preferito altro. Sempre più spesso accade quello che il detto «Comunque la fai, la sbagli…»sintetizza. Ma ogni volta che sento ripetere questa sciocchezza, che porta solo alla paralisi mi arrabbio: è vero che la situazione è complessa ma chi pigramente decide che sarebbe meglio non intervenire non commette un errore forse più grave?

E comunque c’è modo e modo di sbagliare. Bisogna avere il coraggio di cercare nuove vie di espressione e però a condizione di riuscire a rappresentare davvero i bisogni di un territorio e della sua comunità, per cercare di non «sbagliarla in ogni caso», ma, soprattutto – perché questo è l’essenziale – se ti impegni a creare le condizioni di un coinvolgimento consapevole, informato e attrezzato. Per impedire che si accentui ulteriormente la tendenza alla riduzione del processo democratico alla scelta del comando di un uomo solo. È proprio questa tendenza che ha già drammaticamente assottigliato la partecipazione al voto e e le prossime elezioni regionali, temo, confermeranno tale dato.

Perché non si va più a votare? Perché non ci si sente rappresentati, né coinvolti. Sinistra Italiana, come promotrice della lista «Puglia Solidale e Verde», in provincia di Brindisi attiverà nelle prossime settimane la consultazione popolare on line sul programma della Lista. Dopo le elezioni richiederemo la partecipazione diretta delle cittadine e dei cittadini, delle associazioni e dei movimenti qualificati.

Iniziando dalla Sanità, l’aspetto più negativo della gestione regionale attuale, dove in negativo si è avuta un’applicazione del Piano di riordino ospedaliero che ha portato alla chiusure di strutture pubbliche senza che si verificasse una adeguata riconversione in Case della Salute e del benessere sociale in grado di favorire la prevenzione e la medicina sul territorio, integrata con ospedali potenziati tecnologicamente e nel personale.

Tale politica, è stata, contestata dalla Cgil, dai movimenti di cittadinanza attiva e dalle forze di sinistra. Un cambiamento di rotta è indispensabile. Per quanto tempo ancora sarà sostenibile una mobilità sanitaria passiva verso regioni del nord e del privato convenzionato? Siamo convinti che se venissero coinvolti rappresentanti di cittadini e di associazioni nelle scelte strategiche delle Strutture sociosanitarie locali (comunque da ripensare perché non dovrebbero più esser considerate aziende Asl), si otterrebbe un miglior funzionamento in quello che è il più importante settore di competenza della Regione.

Quanto come Sinistra Italiana speriamo è che al contempo nessuno resti in attesa che altrove qualcosa si compia dal nulla, per poi evidenziarne limiti e difetti. Noi pensiamo a Puglia Solidale e Verde come a una grande rete partecipata, dove nessuno è «padrone di casa» e detta le sue regole a tutti gli altri, solo invitati; una rete, tessuta con le forze attive e le ragioni dell’ambientalismo, del lavoro sicuro e dignitoso,dei movimenti per l’ uguaglianza di genere. I tanti risultati ottenuti in questi 5 anni dal compagno Leo Caroli alla guida della Task force regionale sul lavoro, così come le generose risorse del volontariato civile e del cattolicesimo sociale (come quelle del citato Movimento del compianto Guglielmo Minervini) ci confortano: se si lavora possiamo farcela.

* Segretario provinciale Sinistra Italiana Brindisi