«Alcuni dei più importanti filmmaker e star della nostra industria sono andati a dormire la notte prima pensando di lavorare per il più grande studio cinematografico, e al risveglio hanno scoperto di stare lavorando per il peggior servizio streaming». Le durissime parole di Christopher Nolan in una dichiarazione rilasciata all’«Hollywood Reporter» sono rivolte alla Warner Bros, la major che distribuisce i suoi film da quasi 20 anni, per la scelta annunciata pochi giorni fa di far uscire tutti i film del listino 2021 in contemporanea sulla piattaforma streaming della major – Hbo Max – e in sala. «Warner Bros dispone di una macchina incredibile per fare in modo che il lavoro dei filmmaker arrivi ovunque – ha aggiunto Nolan, da sempre acceso sostenitore della sala cinematografica – sia nei cinema che nelle case, e proprio in questo momento la stanno smantellando. Non capiscono neanche cosa stanno perdendo. La loro decisione non ha un senso economico, e anche il più ingenuo investitore di Wall Street sa comprendere la differenza fra disfunzione e disfacimento».

PARADOSSALMENTE, quello che solo pochi mesi fa doveva essere lo Studio che avrebbe «salvato» le sale con Tenet – proprio di Nolan – è adesso al centro delle polemiche sul progressivo smantellamento del sistema dell’esercizio – insieme all’accordo di Paramount con svariate grandi catene Usa e canadesi per ridurre la finestra a 17 giorni – nonostante Warner abbia specificato che si tratta di una misura temporanea, limitata al 2021 e all’emergenza posta dalla pandemia – a cui pochi sembrano credere. In questo modo «la diga è destinata a crollare – ha detto a ’Variety’ il produttore Peter Newman – gli esercenti non sono nella posizione finanziaria di avanzare richieste in merito a come le distribuzioni faranno uscire i loro film. Hanno perso il loro potere contrattuale».

Fra i film Warner in uscita nel 2021 c’è anche Dune di Denis Villenuve, che non avrebbe ben accolto la decisione di far uscire contemporaneamente il film in piattaforma – una mossa che sembra peraltro non tenere conto della pirateria – mentre la Legendary Entertainment che ha coprodotto il film, oltre a Godzilla vs. Kong (anch’esso in uscita con Warner), starebbe preparando una causa legale contro la major per non essere stata interpellata sulle scelte distributive, oltre a essere in trattative per rinegoziare i contratti proprio in vista del cambio di piani rispetto a quelli originari. Ed è probabile che la casa di produzione non sia l’unica ad avere in serbo cause legali.

«C’È UN’IMMENSA polemica in corso attorno a questa scelta – ha detto ancora Nolan – perché non ne hanno parlato con nessuno». In alcuni casi registi, attori e altre figure professionali «hanno lavorato per anni a questi progetti, a cui tenevano molto e che erano stati pensati come esperienze da vivere sul grande schermo … e ora stanno venendo usati come risorse per lo streaming, senza che nessuno venisse consultato».