Il prefetto di Venezia Carlo Boffi ha firmato un’ordinanza «per l’immediata rimozione di ogni riferimento al fascismo contenuto in cartelli, manifesti e scritte» all’interno di Playa Punta Canna, a Chioggia.

L’ordinanza è stata notificata al gestore dello stabilimento balneare, Gianni Scarpa, che ha rimosso i cartelli e dovrà «astenersi dall’ulteriore diffusione di messaggio contro la democrazia». L’assessora regionale forzista Elena Donazzan non apprezza. Preferirebbe ordinanze «contro l’accattonaggio degli zingari» o «contro la vendita abusiva di oggetti ad opera quasi sempre di clandestini» e accusa il prefetto di «eccesso di zelo politico, per supportare la linea del Pd mentre alla Camera è in discussione una legge liberticida».

Il capogruppo di Si nella commissione finanze della camera, Giovanni Paglia, in un’interrogazione a Padoan chiede invece se non sia il caso revocare la concessione demaniale allo stabilimento.