Francesca Chiavacci, presidente dell’Arci dal palco di Rimini del congresso di Sinistra Italiana è intervenuta per promuovere l’appello che la sua associazione ha lanciato per sostenere un diverso approccio che porti a un Europa Unita anche a partire dalla data del 25 marzo prossimo, anniversario del Trattato di Roma, non un’Europa – ha detto – «occupandosi solo di politiche economiche spesso ingiuste, ha fatto prevalere finanza e poteri forti, e ha influito direttamente nella vita dei cittadini senza che però se ne rendessero nemmeno conto».

Ma un’Europa «unita, democratica e solidale, più vicina a Tsipras e Podemos. È necessario – ha ribadito poi diretta alla platea – « allargare quel varco che sta tra chi celebra retoricamente valori fondativi che non vengono rispettati nella realtà e di chi combatte l’idea stessa di Europa, anche nel nostro paese, in nome del nazionalismo».

Chiavacci ha criticato chi usando «la post verità» chiede muri contro migranti e rifugiati nel nostro paese. Ma ha espresso forte critica anche contro «la visione» del Viminale, per cui «la prima e più fondamentale esigenza pare una soltanto: rimandare a casa quanti più “irregolari” possibili».