«E una bella mattina di luglio, all’alba, Don Chisciotte, senza far parola dei suoi propositi, indossò l’armatura; impugnò la lancia e lo scudo luccicanti come l’oro; montò su Ronzinante e lasciò la sua casa dal cancelletto del cortile. Non aveva fatto neppure cento metri, che a un tratto si ricordò di non essere stato ancora nominato cavaliere…». Certamente, se dalle nebbie dei secoli rispunta quel raffazzonato cavaliere errante, che cavalca un ronzino spelacchiato, pronto a ogni folle impresa per conquistare la sua Dulcinea/contadinotta e una fama imperitura, in qualche stanza da letto ci sarà un bambino che invece di spegnere la luce e abbracciare il cuscino, riderà reggendosi la pancia, capricciosamente seduto sulle coperte.
La surreale creatura di Cervantes torna negli scaffali delle librerie per ragazzi con un albo di sicuro pregio (pp.74, euro 22): un libro, edito da Donzelli, che si ispira alla pubblicazione inglese per i tipi di Librairie Hachette London: quella che vide la luce nel lontano 1930.
Il rispetto per l’edizione originale passa soprattutto per le tavole delle illustrazioni riportate fedelmente (mentre i testi sono stati tradotti e adattati da Bianca Lazzaro). Non disegni qualsiasi, ma quelli di Félix Lorioux, il celebre artista che fece sognare grandi e piccoli in Francia, mostrando i volti dei personaggi di Perrault, tratteggiando gli animali delle favole di La Fontaine, svelando i segreti del sottobosco con le comunità di insetti sempre affaccendati, e conferì pelle e ossa (è il caso di dirlo) a Don Chisciotte e molta carne invece al suo scudiero Sancho Panza. Nato nel 1872 e morto nel 1964, uomo dal carattere schivo, Lorioux lo ricordavano in molti seduto nel suo giardino a fissare, con gli acquerelli, il formicolio della vita boschiva e floreale, perso in un mondo fantastico invisibile ai più.
All’inizio, per lui ci fu il disegno di moda e poi quello industriale (della Citröen) durante la prima guerra mondiale. Ma l’incontro folgorante fu con Walt Disney: a offrire alla magica coppia l’occasione per conoscersi fu proprio il conflitto bellico.
A Disney quel timido artista un po’ sognatore piacque subito e gli affidò l’adattamento francese delle Silly Simphony. Solo due anni di collaborazione e poi Félix e Walt non potranno più creare capolavori insieme: nel 1934 la consonanza figurativa si interruppe, ognuno prese la sua strada. Troppo in stile Liberty, il francese.
Il volume di Donzelli che rianima il Don Chisciotte degli anni Trenta ripropone anche il formato della prima edizione, oltre che l’impaginazione con la cornice, a separare scritto e disegno in un alternarsi visivo di grande impatto. Anche per i genitori, un tuffo nell’infanzia, quando erano capaci di smarrirsi dietro l’ombra di castelli e cavalieri.