Innalzare are di pace, dirimere ere geologiche, ammansire ire funeste: vivere.
Ere – ridere

Ridere da piangere, ridere per non piangere, ride bene chi ride ultimo, morire dal ridere. Nello sketch dei Monty Python intitolato La barzelletta più divertente del mondo gli inglesi vincono la seconda guerra mondiale grazie a una barzelletta fatale che uccide dalle risate i tedeschi.
Jack Torrance (Jack Nicholson) in Shining (Stanley Kubrick, 1980) comincia a guardare in macchina, gli angoli della bocca si increspano, gli occhi si accendono di fervore luciferino fino a scoppiare in un riso che slitta dall’isterico al sadico, passando per il ferino, l’assassino, l’allucinato: la furia si sta impadronendo di lui. C’è davvero poco da ridere.
«Ho sentito un comico professionista dire seriamente al pubblico: «A parte gli scherzi»». (David Foster Wallace Una cosa divertente che non farò mai più, Minimum fax).
In Ninotchka (Ernst Lubitch, 1939) Melvyn Douglas al ristorante tenta in tutti i modi di far ridere l’alta commissaria sovietica. Le racconta una storiella che tutti gli avventori del locale, tranne lei, gradiscono: la Garbo impassibile. La ripete, forse la donna non ha capito dei passaggi. Niet. Intorno tutti si sganasciano.
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Poi sbadatamente si rende ridicolo cadendo dalla sedia e lei sbotta in un fou rire che coinvolge lo stesso malcapitato.
Mamma Roma (Pierpaolo Pasolini, 1962) è la madre dello sposo. Staffilate volano in stornelli romani di borgata tra Magnani, Citti e la sposa. La risata finale della Magnani racconta tutto ciò che accadrà dopo: dura, invidiosa, materna, rabbiosa, dolente, mortale: un pianto nel riso.
Ridere è benefico per la pelle del viso che si tonifica, ridere fa bene al cuore, allo spirito. Ridere delle battute colte nei film di Woody Allen fa sentire più intelligenti; ridere in maniera sguaiata libera endorfine di livello primario. Chi non ride ha qualcosa da nascondere. Chi non ama ridere è infelice. Chi non ride per un anno muore.
Qualche anno fa qualcuno raccontava spesso una barzelletta (più una freddura): «Sai, l’altro giorno ho incontrato tua moglie», «Davvero?», «Si, abbiamo riso così tanto che siamo caduti dal letto».