La capacità dell’Unione europea di far rispettare la richiesta di un’indagine su quanto accaduto a Majdan durante lo scontro del 20 febbraio che provocato un centinaio di morti, viene ridicolizzato ogni giorno dal governo di Kiev. Se un paio di giorni fa la magistratura locale aveva specificato che a sparare in piazza erano stati stranieri, ieri invece è arrivata un’altra novità: a essere indagati per i morti – manifestanti e agenti di polizia – sarebbero invece «cittadini ucraini». Se non stupisce la difficoltà delle autorità proclamate da Majdan ad indagare sui fatti, stride il totale silenzio al riguardo degli organi competenti dell’Unione europea. Ancora oggi la verità, su quanto accaduto in quei giorni non c’è, mentre la versione russa arriverà a breve: secondo quanto comunicato da Mosca, verrà prodotto un libro Bianco sui fatti di Majdan.