Ma perché sono tutti uguali? Qualcuno di voi se lo è mai chiesto? Perché, ne sono sicuro, anche voi ne avete visti a decine, a centinaia.

Dove? Sui pali delle fermate degli autobus, appiccicati sulle saracinesche, sui muri, sui cassonetti dell’immondizia. «Traslochi e sgombero» sono un’istituzione, fanno parte della nostra vita quotidiana. Chissà quanti ne incrocia, di adesivi come questo, ognuno di noi in una passeggiata di dieci minuti.

Eppure qualcosa non funziona. Chi di voi ha mai preso in considerazione l’idea di chiamare uno di questi numeri? Nessuno vero? La risposta è semplice: è perché sono tutti uguali, e se una cosa vale l’altra, qualsiasi cosa vale nulla. Nel mondo in cui viviamo sono le differenze a indirizzare le nostre scelte: a chi piace il rosso, a chi piacciono le cose rustiche, a chi piace la musica di Sanremo anziché le «Variazioni Goldberg», chi preferisce un tipo di cucina rispetto a un altro e così via.

Se tutto fosse uguale saremmo persi, disorientati. Ed è proprio questo il panorama che ci viene offerto dall’immagine in alto, una miriade di foglietti simili con numeri di telefono diversi.

Uno dei compiti della grafica è proprio la capacità di creare icone differenti per merci simili, nessuno vorrebbe avere un marchio che già possiede un altro, si creerebbe confusione.

Un servizio, una azienda, uno sport club vogliono essere unici. Sembrano piccole cose, è vero, ma se ci pensate le piccole cose sono causa di piccole scelte. La grafica si occupa di veicolare esattamente questo nel caso si tratti di immagine coordinata, vi offre la possibilità di rispecchiarvi o meno nell’immagine che avete di fronte.

Se cercate un paio di scarpe da ginnastica sarete «indirizzati» verso una serie di forme, marchi inclusi, che avranno a che fare con il movimento, con l’aria aperta, con la velocità. Se invece avete optato per scarpe fatte in modo artigianale, il modello che vi apparirà sarà diverso: comodità, status, tradizione, manualità.

Che vi piaccia o meno le cose stanno così, possediamo una guida sensoriale che viene costruita negli anni e si deposita nella nostra memoria. Nel momento opportuno la memoria si accende e in modo quasi automatico ci conduce verso quello che noi credevamo di aver scelto ma in realtà era scelto in partenza. Le nostre scelte sono il nostro modo di essere.

L’adesivo dei traslochi è anonimo, e visto che mai vorremmo essere considerati tali, quel numero di telefono non lo comporremo mai.