Il 20 settembre abbiamo pubblicato in questa rubrica il messaggio di Laura Boldrini inviato all’XI Congresso dell’Associazione Luca Coscioni. La Presidente della Camera riferiva che “ha compiuto nuovi passi avanti la riforma del Regolamento della Camera, che tra i suoi elementi qualificanti ha la valorizzazione delle proposte di legge di iniziativa popolare”.

Quali sono i passi avanti indicati dalla terza carica dello Stato? Formalmente, stando ai resoconti della Giunta per il regolamento da lei presieduta, troviamo un solo ma comunque importante passo: il deposito dello schema di riforma datato 8 gennaio 2014. Il testo in parte deluderà  chi si aspetta la garanzia della discussione delle proposte popolari, tra le quali giace in Parlamento quella riguardante la legalizzazione dell’eutanasia. Viene infatti previsto, come aggiornamento all’attuale vuoto sul tema, un doppio passaggio per la discussione dell’iniziativa legislativa popolare: un “tornello” iniziale di presa in considerazione da parte della Commissione competente e, in caso di mancato nulla osta, l’accantonamento diretto senza discussione alcuna del testo sottoscritto da almeno 50.000 elettori. Dall’8 gennaio ad oggi pubblicamente non vi sono stati sviluppi e solo due ulteriori convocazioni.

Nell’arco del 2014, fino a oggi il lavoro sul Regolamento della Camera si è svolto unicamente in sede informale. Tanto che nell’ultima seduta del 25 settembre i gruppi rappresentati in Giunta hanno chiesto di poter visionare i testi prodotti dai relatori prima di arrivare in Aula come richiesto, “a partire dal 30 settembre”, dal PD.

Tra le note positive è da evidenziare lo stop alla richiesta pervenuta da Vito (FI), Brunetta (FI), Dieni e Toninelli (M5S) per coinvolgere la Commissione Affari costituzionali nell’iter della riforma, passaggio che ne avrebbe trattenuto ulteriormente il passaggio in Aula. Una nuova convocazione dei lavori il 14 ottobre quindi, che partirà però non dalla discussione sullo schema di modifica del regolamento, ma dall’esame della questione relativa al contingentamento delle proposte di modifica. Un «giochetto» che non solo fa perdere tempo e speranze a chi, da anni o da mesi, aspetta la discussione delle proposte di legge popolari depositate, ma che contemporaneamente protrae lo svuotamento dell’articolo 71 della Costituzione.

Sul punto, sabato 4 ottobre alle 14.30 la trasmissione Il Maratoneta su Radio Radicale ascolterà  Gianni Melilla (Sel), relatore per le iniziative popolari in Giunta.