Charlie Manson è tornato. C’è un nuovo film di Mary Harron, Charlie Says e poi arriverà C’era una volta a Hollywood  di Quentin Tarantino, ambientato nella zona di Cielo Drive dove 50 anni fa Sharon Tate, Jay Sebring, Wojciech Frykowski e Abigail Folg furono assassinati dalla famigliaManson. Quest’ultimo evento per molti ha segnato la fine degli anni 60; una condanna retrospettiva dell’estate dell’amore, la musica, la protesta … tutto ciò che quel decennio rappresenta. Ma ci sono molte balle su Manson e vorrei provare a distinguere i fatti dalla leggenda.
Balla numero 1. Anni 60. Manson era troppo vecchio. Si considerava un uomo degli anni 50. Amava Bing Crosby più dei Beatles. Provò più volte ad entrare nel mondo dello spettacolo ma ne fu sempre respinto perché non aveva talento. Inoltre la sua filosofia di razzismo e violenza apocalittica non aveva nulla a che vedere con la politica della counterculture. Era più vicino agli Hell’s Angels, violenti e in favore della guerra in Vietnam. E poi lui diventò famoso proprio negli anni 70-71.
Balla numero 2. La fine degli anni 60. Una settimana dopo gli omicidi dei Tate-LaBianca ci fu il festival di Woodstock. Molte star, dopo aver sentito la notizia degli omicidi, andarono a comprarsi delle armi da fuoco. Ma questa era gente come Frank Sinatra e Steve McQueen, a cui piacevano comunque le armi da fuoco e non erano sicuramente dei figli dei fiori.
Balla numero 3. ‘Brainwashing’: lavaggio del cervello. La famiglia di Manson, quasi una setta, commise questi atti orribili sotto il controllo mentale, quasi ipnotico, di Charlie Manson.

QUESTO ASPETTO era molto importante per il caso legale contro Manson, perché quest’ultimo non si trovava nemmeno vicino al luogo degli omicidi. L’avvocato responsabile per l’accusa, Vincent Bugliosi scrisse Helter Skelter, il libro diventato poi un testo fondamentale per le nostre idee su Manson, in cui l’autore cerca sempre di collegare Manson con quegli omicidi. Voglio essere chiaro; non sto dicendo che Charlie era innocente, ma il suo controllo non fu mai così decisivo. Si potrebbe scrivere questo articolo senza mai nominare i veri assassini: Tex Watson, Susan Atkins, Linda Kasabian e Patricia Krenwinkel per l’attacco di Cielo Drive con l’aggiunta di Leslie Van Houston e Steve Grogan per gli omicidi LaBianca il giorno dopo. Questi erano tutti adulti responsabili che in qualsiasi momento avrebbero potuto fare un’altra scelta. Esagerare l’effetto di un uomo carismatico fa sembrare gli assassini infantili e meno colpevoli.
Balla numero 4. I Beatles. In ogni epoca i pazzi si vestono in modo diverso. Una volta pensano di essere Gesù, un’altra Napoleone. Manson si vestiva da hippy e parla con le parole dei Beatles. Ma i pazzi di una volta non erano Napoleone e lui non era certamente un Hippy e i Beatles non c’entrano.