I tagli agli organici delle forze di polizia rischiano di rendere sempre più inadeguati i servizi ai cittadini. L’allarme viene dalla Cgil: secondo il segretario del Silp Cgil Daniele Tissone, dopo i tagli «indifferenziati» fatti con la spending review e con i nuovi interventi sul comparto sicurezza che prevede la non copertura del turn over «i cittadini dovranno fare a meno, fino al 2016, del 14% di addetti tra le varie forze di polizia».

«A oggi – prosegue Tissone – il personale che esplica funzioni di polizia è passato dalle 103.649 unità effettive del 2003 alle 93 mila attuali con una carenza di organico nei ruoli ordinari pari al 12,4%, con un 45% in meno tra i sovrintendenti e un 48% di carenze nel ruolo degli ispettori. Tra il personale che espleta attività tecnico-scientifica la differenza di personale è oggi a quota meno 43%, con sole 5.540 unità in servizio». «

È urgente riformare il modello attuale – conclude Tissone – Devono essere invertite le politiche dei tagli, dando risposte in termini di avanzamento interno del personale. Inoltre, si devono stanziare adeguate coperture finanziarie in relazione agli effettivi livelli di domanda del territorio e alle funzioni affidate. Tutto questo è necessario per migliorare le già critiche condizioni di lavoro degli operatori del comparto consentendo, in tal modo, una adeguata cura dei servizi che mettano al centro le quotidiane esigenze dei cittadini sul delicato versante della sicurezza».