Mondazzoli, il giorno dopo. Dopo l’ufficializzazione della fusione tra i colossi Mondadori e Rcs Libri, tutti rivolgono un pensiero all’Antitrust. E c’è chi si preoccupa dell’occupazione. Quante fusioni hanno poi portato a piani di «ristrutturazione» extra-strong, cioè a licenziamenti o a cassa integrazione? La preoccupazione è del segretario di Slc-Cgil Milano Francesco Aufieri: «I rischi per i lavoratori ci sono. È oggettivo. Come sindacato, ribadiamo la nostra perplessità nei confronti dei vertici di Rcs per la scelta di privarsi della divisione Libri. Rcs non può vendere tutto» ha detto a «Il libraio». Il sindacato ha chiesto un incontro alla Mondadori, la stessa azienda dove sono stati «regolarizzati» alcuni contratti. «Vogliamo conoscere il piano di sviluppo e di rilancio dell’azienda appena acquisita», «questa operazione non deve mettere a rischio i posti di lavoro e le professionalità dei lavoratori interessati». Il giudizio è critico: la vendita del settore libri di Rcs a Berlusconi «segue la sola logica del “fare cassa” per far fronte all’enorme debito del gruppo, causato dalle scelte imprenditoriali strategicamente fallimentari degli ultimi anni».

Pierluigi Bersani (Pd), ex ministro dello Sviluppo Economico si rimette al giudizio inappellabile dell’Antitrust. Il «Mondazzoli» provocherà un maremoto nello stagno dell’editoria italiana in calo di lettori e di profitti. «L’Antitrust ha un compito molto delicato – ha detto – È vero che la parola concorrenza non è sinonimo di pluralismo ma le due parole si assomigliano molto». Le sue preoccupazioni vanno alle «librerie indipendente», principali candidate alla scomparsa: la fusione «verticale» tra giganti anche nella distribuzione le discriminerà. Bersani auspica un intervento di parlamento e governo sulla legge sulla concorrenza in via di approvazione. Il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, azionista e creditrice di Rcs, è soddisfatto per l’operazione: «Sono contento di non aver avuto responsabilità nella fusione perché non siedo nel Cda di Rcs. Continuerò a leggere i libri Mondadori che garantisce l’autonomia degli autori». Dello stesso avviso sono gli autori del nuovo gigante. Il premio Strega Walter Siti: «In quanto autore non mi cambia nulla» ha detto. Contento Philippe Daverio: «La somma delle loro forze di vendita può aiutare, certo se non gli piaci sei “morto”». Ecco, forse è questo il problema.