I vecchi padovani lo ricordano ancora, il tram da Padova a Bagnoli di Sopra. Durò settant’anni, dal 1884 al 1954. I passeggeri salivano al Caffè Pedrocchi e scendevano a Bagnoli: meno di cinquanta chilometri, ma sembrava di andar lontano. L’itinerario correva lungo lo Stradon del vin Friularo, un “vin da viajo”, vino da viaggio, capace di conservarsi a lungo. Il tram non c’è più, ma lo Stradòn porta ancora a luoghi dove un’ombra di Friularo, sapore asciutto e intenso, accompagna la visita a ville, chiese, palazzi e antichità romane. Prima degustazione a Bovolenta, villeggiatura dei veneziani, con Villa Martinengo sul Bacchiglione, Villa Donà e il suo giardino settecentesco, Palazzo Malipiero, Palazzo Carraro. Nel giardino dell’elementare Umberto I, una tubatura d’acquedotto romano risale al Primo secolo. La chiesa di sant’Agostino conserva un crocifisso ligneo di fine Quattrocento, una Crocifissione attribuita a Pietro da Messina, e un battistero settecentesco in marmo. A Battaglia Terme trionfa il castello cinquecentesco del Catajo: 350 stanze, il Cortile dei Giganti, un teatro, la Fontana dell’Elefante, un giardino con pescheria e giochi d’acqua. Il salone e le stanze al primo piano furono affrescate da Giovan Battista Zelotti e da Girolamo Pisani. L’insolito Museo della navigazione fluviale, nell’ex macello di via Ortano 63, propone escursioni in barca fino a Monselice. Pausa rilassante al Parco romantico della seicentesca Villa Selvatico-Capodilista. Monselice annovera Ca’ Bertana e le Ville Contarini, Duodo, Emo Capodilista, Italia, Nani, Pisani, Tortorini. A Villa Duodo si arriva compiendo la Salita delle sette chiesette: sei cappelle arricchite da pale di altare di Palma il Giovane, e la chiesa di san Giorgio, reliquiario di martiri cristiani. Il castello Ca’ Marcello-Cini, XI secolo, ospita un Antiquarium longobardo. Preziosi gli arredi interni, la biblioteca, la cucina, il salone con un ciclopico camino. Tra le architetture civili, il Mastio Federiciano, il palazzo del Monte di Pietà, la Porta dei Leoni, il piazzale della Rotonda. Nel Duomo Vecchio, romanico-gotico, spiccano un cippo funerario romano, resti di affreschi del ’300, il polittico di santa Giustina, un dipinto della Madonna del latte, XV secolo. Altro giro di di ville a Conselve. Quattrocentesche sono Villa Lazara, Villa Schiesari-Cavalli, Villa Zen. Il ’500 vide sorgere Villa Conti; il ’600 Ca’ Sagredo, Villa Michiel-Ferrante-Deganello, Villa Salom. Scegliere è difficile. Più facile concedersi un’ombra di Friularo. A Bagnoli di Sopra, Villa Widmann-Borletti è frutto della ristrutturazione monastero di santo Spirito, XV secolo. Residenza e centro delle attività agricole, divenne punto di riferimento per letterati e musicisti. È un posto incantevole, ricco di verde, raffinato nelle linee esterne e nei decori degli ambienti. Alzate il calice recitando un Ditirambo del poeta Lodovico Pastò, 1788 “Ma fra i Vini el più stimabile/ el più bon, el più perfeto / Xe sto caro Vin amabile / sto Friularo benedeto”. (rvz)

Un pasto al sole

La Yarda

Via Dondi dell’Orologio 1, Padova, dalle 10 alle 24, domenica dalle 17 alle 23

La Yarda è uno dei templi padovani dello spritz, proposto in circa cinquanta varianti oltre a quelle classiche con aperol o campari. L’elenco si consulta su una monumentale lavagna appesa al muro, accanto a quello delle birre e dei cocktail. Nel piacevole ambiente post sessantottino, avvolto da musica di qualità, si può pranzare e cenare veloce e bene (panini e dintorni), oppure con più calma, affidandosi a un menu di schietta impronta regionale. Pubblico giovane, soprattutto di studenti universitari.

Sottosopra

Via 20 Settembre 77, Padova, 049 664898, chiuso lunedì, 30/ 35 euro

Bar, tea room e bistrot. Alla seconda voce troverete oltre cinquanta tipi di tè e tisane, accompagnati da un’eccellente pasticceria. Poliedrica la cucina del bistrot: riso basmati al curry con verdure e gamberetti, cous cous, raclette, coscia d’anatra in confit, burrata con verdure, patata al cartoccio farcita. Ma anche crostoni in tegamino, bruschette, crostini. Fantastici i dessert. Bella selezione di vini, birre alla spina, distillati. Nota di merito supplementare la simpatia degli addetti ai lavori.

Il grande sonno

Art Hotel Al fagiano

via Antonio Locatelli 45, Padova, 049 8750073, la doppia con prima colazione 80/ 90 euro

Un piccolo hotel ospitato in un palazzo antico, affacciato sotto le volte di una fila di portici, nel pieno centro storico della città. Un hotel, come facilmente si deduce dal nome, dove sculture, dipinti, affreschi, arredi, distribuiti un po’ovunque a cominciare dalla minuscola reception, si devono alla creatività di artisti contemporanei. Le cinque stanze dedicate ciascuna a un colore diverso e alle sensazioni che suscita (Orange Life, Red Passion, Blu Dream, White Truth, Gold & Silver Glamour) sono curiose, accoglienti, dotate di bagni confortevoli, molto silenziose. Wi Fi gratuito per gli ospiti, prima colazione variata e generosa, padrone di casa molto affabili. Consigliato.

Parola di vinaio

Sosteria

Via Santa Maria Assunta 35, Via P. d’Abano 16, Padova, dalle 18 all’una

La prima sede della Sosteria è proprio di fronte al cinema Astra, quartiere Guizza. La seconda a pochi metri dalla centralissima Piazza dei Frutti. Entrambe offrono un’ampia scelta di focacce farcite, pizze, spianate, spuncetti… La notevole carta dei vini si deve a Davide Boldrin, sommelier dal 2007, già titolare dell’enoteca La misticanza, a Monselice. Friularo a parte, ecco i suoi consigli. Sul fronte dei bianchi dei Colli Euganei, il Bianco, Azienda i Castagnucoli, Cornoleda di Cinto Euganeo, uve Garganega e Marzemina bianca, 9 euro; Trachite Bianco, Azienda Alla Costiera di Vo Vecchio, uve di moscato e Pinella, 13 euro. Digressione sui Colli Berici con l’Occhio al bianco, Azienda Sieman di Villaga (Vicenza), uve Tai e Incrocio Manzoni, 12 euro. In tema di rossi, il Rosso Monteforche, Azienda Zovon di Vo, uve Cabernet Franc, 13 euro: L’Arietta, Azienda Farnea di Villa di Teolo, uve merlot, 16 euro.

Fatti a mano

Caseificio Morandi

Borgoforte di Anguillara Veneta, via Ponte 145, 049 5341116

I trisavoli dei Morandi portarono i loro greggi dall’Appenino modenese alla Bassa Padovana. Fu il nonno Edoardo a decidere di fermarsi a Borgoforte, e lì iniziare a fare formaggi. Il figlio Edoardo ne raccolse il testimone, per poi passarlo ai suoi eredi. Oggi, il caseificio, grazie a una produzione severamente artigianale, rappresenta un’eccellenza del territorio. Tra i formaggi vaccini troverete il Latteria, la Caciotta, la Paglierina, il Primo sale; tra gli ovini la Fiorita, il Pecorino dell’Adige, la Caciotta di pecora; tra i caprini, lo stracchino, la Cremosa di sant’Antonio, la robiola. Da non perdere il Misto pecora affinato in fossa e il Due latti (vacca e capra) affinato al Friularo.

Golosi e solidali

Cooperativa El tamiso

Sotto il Salone 28, Padova, lun/ sab, 8.30/ 13, 15.30/ 19, 389 4714826, eltamiso.it

A Padova, con Sotto il Salone si intendono le botteghe alimentari, le macellerie, le pollerie, le gastronomie che da otto secoli aprono ogni giorno i battenti sotto i portici del Palazzo della Ragione. Uno di essi è il punto vendita della Cooperativa El tamiso, nata agli inizi degli anni ’80 e pioniera dell’agricoltura biologica. Su cinquanta soci, di cui El tamiso organizza e vende i prodotti, trentasette sono veneti, a dimostrazione di uno storio e profondo legame con il territorio. Il negozio propone ortofrutta, cereali, pane del Forno del Bosco di Rubano cotto a legna, vini, oli, formaggi artigianali. Da svariati anni, la cooperativa collabora con i GAS, i Gruppi di Acquisto Solidale.

Info

Pro Loco Consorzio Euganeo, Via Terme 88, Battaglia Terme. euganeamente.it. Il sito è ricco di informazioni su luoghi, itinerari, percorsi naturalistici, indirizzi enogastronomici. APT Monselice, via del Santuario 6.