Slittato da primavera a fine estate (27 agosto – 2 settemb re) è stato presentato il programma della 68esima edizione del Trento Film Festival che – in tempi di Covid- 19 – sceglie una formula ibrida che mescola proiezioni in pubblico allo streaming in tutta Italia. E non è l’unica novità: perché le proiezioni avverranno non solo nel capoluogo ma anche in altri centri della provincia trentina. «Nella scelta di portare il festival online – commenta Sergio Fant, responsabile della programmazione cinematografica – per essere pronti a qualsiasi evenienza, ci ha aiutato pensare che non sarebbe stato solo in streaming, e che avremmo fatto di tutto per tornare a proiettare i film sul grande schermo, riaprendo le sale». Cento i film selezionati su seicento selezionati, di 26 in anteprima mondiale e 37 in anteprima italiana distribuiti nelle diverse sezioni del festival (Concorso, Terre Alte, Alp&Ism, Orizzonti vicini, Muse.Doc, Destinazione). 25 le opere in concorso: 14 lungometraggi e 11 cortometraggi, di cui 14 anteprime italiane e 2 anteprime internazionali, provenienti da 16 paesi diversi. La giuria internazionale che assegnerà la Genziano d’Oro e la Genziana d’Argento della 68. edizione è composta da Carlos Casas (regista e artista spagnolo), Matteo Della Bordella (alpinista italiano), Carmen Gray (giornalista e critica cinematografica neozelandese), Gustav Hofer (filmmaker e reporter italiano) e Salomé Jashi (regista georgiana). Tra i titoli l’ultimo documentario di Reinhold Messner con Die Grosse Zinne, in cui ricostruisce la storia dell’alpinismo sulle Tre Cime, a 150 anni dalla prima salita della Cima Grande. Evento di chiusura Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin di Werner Herzog omaggio al grande scrittore, giornalista e viaggiatore inglese. Ogni film sarà disponibile online per 7 giorni e un massimo di 500 visioni. Info: https://trentofestival.it/