Da alcuni giorni l’India occidentale e centrale è interessata da un’inusuale invasione di locuste. A milioni, entrando dal Pakistan, hanno attraversato gli Stati di Gujarat, Rajasthan, Madhya Pradesh, Punjab e parti di Maharashtra, devastando raccolti e centri urbani, in quella che i media locali indicano già come la peggiore invasione di locuste degli ultimi 25 anni.

Un evento eccezionale di portata globale. Dal mese di febbraio sciami di locuste avevano attraversato Etiopia, Somalia, Yemen, Oman, poi l’Iran e il Pakistan, che aveva addirittura dichiarato lo stato d’emergenza nazionale.

In India le locuste del deserto, autoctone, ogni anno depongono le uova nelle zone aride occidentali. In condizioni climatiche normali, gli sciami faticano a raggiungere proporzioni imponenti, non avendo a disposizione vegetazione utile per nutrirsi. Ma quest’anno, complici gli effetti del cambiamento climatico che hanno portato a stagioni piovose più intense – da record, ad esempio, nel Corno d’Africa – sono cresciute in numero e stazza decisamente più del solito.

Dal Rajasthan, dove ad aprile la stagione del raccolto pre-monsonico era già conclusa, gli sciami hanno migrato verso est, in cerca di cibo. Una locusta «giovane» può mangiare una quantità di cibo fresco – foglie, verdure, cereali non ancora raccolti – pari al suo peso. Secondo le stime, ogni sciame – e gli esperti indiani ne hanno individuati quattro distinti – può essere formato da un minimo di 40 a un massimo di 80 milioni di locuste adulte per km quadrato. Ogni sciame è in grado di coprire 200 km al giorno e mangiare, in 24 ore, cibo che sfamerebbe 35mila persone.

Le autorità indiane calcolano che, ad oggi, le locuste hanno coperto 50mila ettari, compresi centri urbani dove raramente ne vengono avvistati gruppi. Le foto di mete turistiche notissime come Jaipur e Jaisalmer, in Rajasthan, letteralmente coperte da una coltre di locuste all’inizio di questa settimana, hanno già fatto il giro del mondo via social.

Mentre New Delhi al momento è stata risparmiata dallo sciame, grazie a un provvidenziale cambio del vento, gli scienziati mettono già in guardia il paese per un eventuale secondo sciame – la discendenza delle giovani locuste attualmente in volo – che potrebbe attaccare il raccolto estivo post monsonico.

Se dovesse succedere, la sicurezza alimentare dell’intero paese potrebbe essere irrimediabilmente compromessa. Un funzionario dello Stato del Rajasthan ha spiegato al Guardian che è in corso una disinfestazione massiccia con l’obiettivo di decimare le locuste entro la prima settimana di giugno. Nel frattempo, le autorità di India e Pakistan stanno collaborando per monitorare e tenere sotto controllo la popolazione di locuste transfrontaliera, sparando pesticidi dall’alto con l’uso di droni.

I consigli alla popolazione alle prese con l’invasione di locuste sono invece di natura ben più artigianale: suonate musica ad altissimo volume, fate tanto rumore con pentole e cucchiai, le locuste non si posano dove c’è chiasso.