Il jazz come musica che «accoglie le differenze di linguaggio dall’Europa all’Asia, passando per una immaginaria via della seta e che si pone come metafora di una grande apertura culturale e sociale». Parole di Giorgio Li Calzi, musicista e direttore artistico del Torino Jazz festival, la cui sesta edizione si è chiusa ieri con migliaia di presenze (oltre 22.000) e una serie di ripetuti sold out. A far da palcoscenico ai concerti molti luoghi della cultura del capoluogo piemontese, come il conservatorio Giuseppe Verdi dove Terje Rypdal ha portato - in una delle esibizioni più applaudite – il suo quartetto....
Visioni
Celebrazione della musica che accoglie le differenze
Festival. Fabrizio Bosso e il collettivo della Banda Osiris, Nils Petter Molvaer e il suo gruppo, Palle Mikkelborg. Si è chiusa ieri la sesta edizione del Torino Jazz, con oltre 22.000 presenze.