Le idee sono complesse, sì, è vero, lo sono sempre state, ma questa volta di più, sono più vaste e diverse dal pur intricatissimo passato. Le idee di Cecil Taylor. L’ostinato «barbarico», reminiscenza bartokiana di sempre, è sempre diventato altra cosa ma qui ancora di più. Tanta Africa e afroamerica, tanto pianismo jazz delle origini. Le tempeste sonore – come non ritenerle un tratto stilistico/espressivo costante in quest’uomo? – accadono qui intorno a un nucleo mobile di suoni più che nella dimensione orizzontale di una piattaforma sulla quale farle accadere, magnifiche, pazze. Sono più calcolate, studiate e strutturate quelle vertiginose...
Visioni
Cecil Taylor, inquieto e geniale
Musica. In un doppio cd due performance live registrate durante Angelica Festival