Una meta di Sergio Parisse al 3’ minuto. Un’altra meta di Angelo Esposito all’81’, a tempo ormai scaduto. Due belle mete, per dirla tutta. Ma in mezzo, nei settantotto minuti di partita che separano le due segnature azzurre, c’è stata solo la Francia. Non una grandissima Francia ma certo superiore all’Italia per competenza, abilità individuali, velocità e difesa. E’ dunque finita 40 a 18, con quattro mete dei francesi che incamerano anche il punto di bonus e gli azzurri inchiodati a zero punti. Sabato prossimo la nazionale italiana chiuderà il suo torneo contro la Scozia a Edimburgo. Ma l’ultimo posto, con relativo cucchiaio di legno, è già garantito.

Ancora una volta l’Italia ha cominciato bene il match, schiacciando gli avversari nei loro 22 metri e portandosi subito in vantaggio con Parisse che raccoglieva un bel passaggio Carlo Canna e schiacciava oltre la linea. Era uno splendido, promettente inizio di partita che accendeva entusiasmo e speranze. E l’Italia insisteva, insediandosi nella metà campo francese, senza però riuscire a finalizzare – e mancando una meta praticamente fatta per troppa, esasperante lentezza (Cittadini) nell’aprire al largo. All’8 la Francia si riportava sotto con un penalty di Lopez (5-3), Canna allungava ancora dalla piazzola (8-3) ma un ennesimo fallo della difesa azzurra consentiva ai galletti di accorciare di nuovo con Camille Lopez (8-6). Era il 19’ e sull’Italia calava il sipario. Un minuto dopo Gael Fickou faceva a fette la difesa azzurra, sfuggiva a due goffi tentativi di placcaggio e andava a schiacciare tra i pali: 8-13 con la trasformazione di un infallibile Lopez (8 su 8 per lui nei calci piazzati).

Da qui in poi i francesi cominciavano a menare le danza, esaltandosi negli spazi larghi con contrattacchi che divoravano decine di metri e una difesa azzurra del tutto impotente, presa in velocità dai guizzi di Lamerat, Fickou e Vakatawa, incapace di fermare i trequarti dei bleus e totalmente inefficace nei placcaggi. Alla fine del primo tempo, chiuso sul punteggio di 11-16, la nostra difesa aveva mancato 14 placcaggi su 56, pari al 25 per cento: una media disastrosa.

Il secondo tempo vedeva ancora una volta l’Italia collassare, come già era accaduto nei tre match precedenti. Saliva in cattedra Baptiste Serin, il mediano di mischia, e i francesi prendevano il largo con i calci piazzati di Lopez e le mete di Vakatawa (48’), Picamoles (66’) e Dulin (76’). A tempo scaduto, con i bleus ormai avanti di 29 punti, arrivava la meta di Esposito.

Si era detto alla vigilia che l’Italia doveva riuscire a rispettare il suo piano di gioco per tutti e ottanta minuti. E che doveva migliorare nei placcaggi, soprattutto nell’uno contro uno negli spazi larghi. Nessuna di queste condizioni si è realizzata.  Puntuale è giunto il crollo nella seconda metà di gara, quando sarebbe stato importante restare attaccati ai francesi nel punteggio; e l’inconsistenza nei placcaggi si è addirittura accentuata. Di tutti e quattro i match disputati dagli azzurri in questo Sei Nazioni, questo è stato di gran lunga il più irritante per quanto ha sottolineato il gap tecnico tra il rugby italiano e quello delle sue dirette avversarie. Sabato prossimo l’Italia conclude il suo torneo con la trasferta a Edimburgo contro la Scozia. E’ l’ultima chance per evitare un whitewash che per quanto finora visto appare pienamente meritato.

Ieri l’Inghilterra ha vinto il torneo con una giornata d’anticipo. Travolgendo la Scozia al Twickenham per 61-21, il XV della Rosa si è aggiudicato la Calcutta Cup e si è portato a 18 punti in classifica, ormai irraggiungibile. Resta in palio la Triple Crown, il trofeo in palio tra le home unions per la squadra che riesce a sconfiggere tutte le altre. A deciderne le sorti sarà la sfida di Dublino contro l’Irlanda che potrebbe negare agli inglesi anche il Grande Slam. Irlanda-Inghilterra doveva essere il match che avrebbe deciso il Sei Nazioni ma venerdì sera i verdi sono stati sorprendentemente sconfitti a Cardiff dai gallesi per 22-9, rimediando la seconda sconfitta dopo quella della prima giornata contro la Scozia.

La classifica: Inghilterra 18; Irlanda e Francia 10; Galles e Scozia 9; Italia 0.