Sono 32.500 le assunzioni programmate a settembre nella scuola, sempre che il ministero dell’Economia non metta i bastoni tra le ruote a quello dell’Istruzione. è l’auspicio del capo dipartimento Istruzione del Miur Luciano Chiappetta che, in un’intervista al Sole 24 ore di ieri, ha snocciolato i seguenti numeri: 15 mila docenti «sui posti comuni» e 13 mila per il sostegno. Più 4.500 tra il personale Ata. Tra i docenti il reclutamento verrà condotto secondo le regole di 15 anni fa: il 50% dei 28 mila posti andranno ai docenti precari iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, il 50% andrà a chi ha vinto il «concorsone» indetto nel 2012 dall’ex ministro Profumo che valse una cattedra a 11.542 persone, di cui solo 3.527 sono stati assunti l’anno scorso. I restanti 8.015 dovrebbero quasi tutti essere assunti a settembre. Se il governo Renzi riuscirà a risolvere la situazione dei circa 4 mila «Quota 96» potrebbero liberarsi altrettanti posti.

Tutto bene? Per nulla. Secondo il presidente di Anief-Confedir Marcello Pacifico, anche quest’anno il Miur continuerà il suo tradizionale ostruzionismo anti-precari. I posti complessivi da assegnare ai precari sarebbero, a suo avviso, il doppio perchè è cambiato l’organico. Se, infatti, al totale dei docenti di ruolo (594.854) si sottrae il numero dei pensionamenti di quest’anno (15.414), gli insegnanti di ruolo in servizio sono quasi 580 mila. L’organico di diritto per il prossimo anno scolastico è di 600.839 persone. In questo modo restano vacanti almeno 6 mila cattedre che il Miur doveva segnalare al Ministero dell’Economia per considerarle tra le immissioni in ruolo. La stessa osservazione viene fatta per l’immissione dei 13.342 insegnanti di sostegno. Visto che l’organico considerato dal ministero dell’Istruzione risale a otto anni fa, oggi non considera la copertura di oltre 220 mila alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane. Per mantenere il rapporto un docente per due alunni, in questo campo sarebbero necessarie 7 mila assunzioni in più.

La carenza più allarmante riguarda il personale Ata: ci sono 13 mila posti vacanti che si aggiungono ai 4.599 pensionamenti. Mancano, tra gli altri, 2.692 assistenti amministrativi, 1.032 assistenti tecnici, 8.172 collaboratori scolastici, 126 cuochi, 111 guardarobieri e 36 infermieri. Posti che avrebbero bisogno di personale stabile. Che quest’anno non ci sarà.
L’«ostruzionismo» di cui parla l’Anief, e il progetto di eliminare le graduatorie d’istituto con 500 mila supplenti annunciato dal governo Renzi potrebbe saltare grazie all’attesissima sentenza della Corte di Giustizia Europea. Lo Stato italiano può essere condannato per l’abuso dei contratti precari per oltre 36 mesi, in violazione della direttiva europea 70 del 1999. L’avvocato generale Szpunar ha dato ragione a migliaia di ricorrenti, alcuni dei quali hanno ottenuto cospicui risarcimenti dai tribunali del lavoro. Ricorsi simili sono stati fatti dalla Flc-Cgil e dalla Gilda. In autunno, la sentenza definitiva contro l’illegalità di Stato.