Riuscirà “Akk” a convincere i delegati della Cdu che, nonostante il minimo storico del consenso, la migliore segretaria rimane lei? Saprà l’erede designata da Angela Merkel, sempre decima nella lista di gradimento dei dieci politici più amati dai tedeschi, persuaderli che la «candidata naturale» alla cancelleria nel 2021 è ancora lei? Sono le due domande-chiave del congresso della Cdu che si apre oggi nei due padiglioni principali della Fiera di Lipsia, dove «trent’anni fa il coraggio dei cittadini della Ddr cominciò ad abbattere il Muro di Berlino» per dirla con le parole di Annegret Kramp-Karrenbauer stampate nell’invito al 32 esimo Partei-Tag dell’Unione cristiano-democratica. Dove si ricorda, a scanso di equivoci, che il primo evento ufficiale è la funziona religiosa alle ore 8.30 alla Nikolaikirche di Lipsia.

È l’aria che tira alla vigilia del “congresso di Akk”, un anno dopo la sua elezione a capo della Cdu, quando sia il voto in Brandeburgo, Sassonia e Turingia che i sondaggi (dal 25 al 29% nelle ultime due rilevazioni) hanno certificato che per risollevare la Cdu non basta la benedizione di “Mutti-Merkel” né l’esperienza di governatrice della piccola Saar. Non solo la neo-ministra della Difesa “Akk” non appare in grado di scaldare il cuore degli iscritti, ma provoca il mal di pancia a politici del calibro del vice-presidente Cdu, Friedrich Merz, che però oggi giura di volere rispettare la pace-fredda con colei che lo sconfisse al congresso del 7 dicembre 2018.

L’obiettivo unico di oggi, per tutti, è recuperare consensi soprattutto nei Land della Germania Est, dove una fetta rilevante dei conservatori ormai vota stabilmente per Alternative für Deutschland. Sarà per questo che poche ore prima del congresso “Akk” ricorda «i cittadini della Ddr che dopo aver ottenuto la libertà e l’autodeterminazione gettarono le basi per l’unità della Germania» insieme – naturalmente – al cancelliere Helmut Kohl «che la completò con intelligenti e lungimiranti negoziati». I valori della Cdu “secondo Akk”, a partire dall’«economia di mercato» “secondo Akk”: «Anche nei prossimi anni la Germania dovrà continuare a essere un centro industriale globale orientato all’export e connesso con la tecnologia» è il punto della segretaria, coincidente «con buoni posti di lavoro, sicurezza sociale, crescita e sostenibilità».

Nessuna rivoluzione, dunque, anche se al congresso Cdu oggi e domani si parlerà di prospettive comunque nuove, dalla pensione minima alle quote femminili, fino alla rete 5G di Huawei. Oltre a discutere del metodo con cui scegliere il cancelliere.

L’importante sarà «evitare discussioni sul piano personale» con “Akk”, promette Merz che oggi si limiterà ad «alcuni commenti sulle questioni fondamentali» dopo aver già assicurato fedeltà alla segretaria su tutti i giornali. «Un anno fa dopo la sua elezione giurai che l’avrei supportata come leader del partito; lo farò anche a questo congresso» ha ricordato il vice-presidente Cdu.