E’ un passaggio decisivo per decidere l’eventuale rinvio a giudizio di Matteo Salvini per la vicenda della nave Gregoretti. Questa mattina il Gup di Catania Nunzio Sarpietro ascolterà a palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte e l’incontro potrebbe aiutare a capire se quella di non far sbarcare nel porto di Augusta 131 migranti dalla nave della Guardia costiera italiana, presa a luglio del 2019 quando il leader leghista era al vertice del Viminale e Conte guidava un governo gialloverde, fu una decisione dell’esecutivo o un’iniziativa del solo Salvini. Per questo nei giorni scorsi il gup ha scritto al presidente del consiglio e ai ministri dell’Interno e degli Esteri per avere le carte richieste nel corso dell’udienza preliminare che si è tenuta a Catania dall’avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Salvini. Tra la nuova documentazione acquisita ci sono le mail e le lettere partite da Palazzo Chigi all’epoca dei fatti e indirizzate ai capi di Stato europei perché attivassero la redistribuzione dei migranti, permettendo così di sbloccare una situazione che stava diventando pesante nonostante lo sbarco di una donna incinta con la sua famiglia e di 16 minori che si trovavano sulla nave.

Salvini, che per quello sbarco ritardato è accusato di sequestro di persona, sarà presente anche lui a palazzo Chigi per assistere all’audizione di Conte. E’ molto probabile che il premier ribadisca quanto già detto in passato, vale a dire che era Salvini, in quanto ministro dell’Interno, ad avere la competenza su tempi e modalità dell’autorizzazione allo sbarco, competenza che secondo il premier l’ex ministro rivendicava, tanto che il dossier Gregoretti non sarebbe mai stato discusso in consiglio dei ministri. Versione che sembra puntare tutto su un’estraneità della presidenza del consiglio rispetto a quanto stava accadendo in Sicilia, ma che contrasta con un audio che la difesa del leader leghista ha detto di avere in mano e che – secondo l’avvocato Bongiorno, spiegherebbe la procedura adottata in quei giorni: «prima la redistribuzione, poi gli sbarchi».

«Sarà una udienza molto importante, noi riteniamo che il presidente del consiglio Giuseppe Conte possa chiarire in maniera ancora più chiara quelle che sono state le responsabilità dell’ex ministro degli Interni Matteo Salvini nel trattenere illegittimamente la nave Gregoretti con i migranti a bordo», ha detto ieri uno dei legali di parte civile, l’avvocato Daniela Ciancimino, difensore di Legambiente.

Intanto la sindaca di Barcellona Ada Colau ha annunciato ieri l’intenzione della città spagnola di costituirsi parte civile nell’altro procedimento che vede Salvini imputato di sequestro di persona, quello in corso a Palermo per la vicenda della nave Open Arms. «In questa azione legale – ha spiegato la sindaca – ci sentiamo coinvolti perché se attaccano Open Arms attaccano tutta la città di Barcellona, una città impegnata nella difesa dei diritti umani».