Nonostante le polemiche e richieste di divieti, una delle quali formulata anche dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, alla fine oggi CasaPound terrà la sua manifestazione nazionale come da programma: alle 16 a piazza Santi Apostoli. Sono attese, dice l’organizzazione di estrema destra, circa cinquecento persone.
Dalle 12, invece, l’Anpi chiama la cittadinanza ad una manifestazione antifascista in piazza del Campidoglio. «Nel nostro paese abbiamo già visto come, in momenti di grande crisi, la propaganda violenta, razzista, xenofoba e antisemita cavalchi la disperazione delle persone – denuncia l’Associazione nazionale dei partigiani – per radicare i propri disvalori, anche servendosi di legami strutturali con le mafie e i clan sui territori, come si ipotizza da numerose indagini svolte su tutto il territorio nazionale». Protesta anche Rifondazione comunista: «I diritti democratici sanciti dalla nostra Costituzione nata dalla Resistenza non legittimano le sfilate di autodefinitisi ’fascisti del terzo millennio’ che ormai arrivano a convocare manifestazioni con slogan nazisti come ’Sangue e suolo’».

«Invece di essere sciolta in quanto organizzazione neofascista, alla fine Casapound potrà manifestare sabato nel centro di Roma – dice il deputato di Sinistra italiana Nicola Fratoianni – Si tratta di una manifestazione che poteva essere evitata, come avevano chiesto l’Anpi e decine di associazioni e che sono rimaste inascoltati. Una manifestazione che sicuramente Roma e i suoi cittadini non si meritano».

Fratoianni punta il dito contro il governo. «Non mi stupisco di questo comportamento del Viminale – prosegue – anche perché è il medesimo governo che ha deciso di inviare come ambasciatore italiano a Singapore Mario Vattani, famoso una decina di anni fa per i concerti fasciorock, per le parole contro la repubblica italiana nata dalla Resistenza al nazifascismo, e per essere rimasto coinvolto anche in altri episodi legati ad organizzazioni neofasciste». Fratoianni annuncia anche un’interrogazione parlamentare sul caso del diplomatico Vattani e dei suoi trascorsi con l’estrema destra: «Chiederò che venga rivista questa nomina: sono curioso di sapere quale sarà la risposta del governo».