«Marciare insieme a Sel e alla Lega è stato un errore che non deve ripetersi mai più». Da Forlgaria, dove si trova per un periodo di vacanza, Gianroberto Casaleggio avrebbe bocciato senza appello la decisione presa dai parlamentari 5 stelle di salire al Colle insieme alle altre opposizioni per essere ricevuti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Sono solo opportunisti e noi abbiamo fatto male a coprirli», avrebbe commentato il cofondatore del M5S ricordando come Sel e Lega «ci hanno lasciati soli quando abbiamo presentato la messa in stato d’accusa di Napolitano».
Un problema in più per il M5S, che dopo essersi diviso tra quanti insistono sulla linea del dialogo con il Pd e quanti invece lo ostacolano, adesso si ritrova a fare in conti anche con un nutrito gruppo di senatori, più qualche deputato, favorevole a nuove iniziative comuni con le altre opposizioni, creando così una ulteriore spaccatura. Anche per questo ieri a sorpresa Beppe Grillo ha convocato un’assemblea straordinaria dei parlamentari pentastellati, fissando l’appuntamento per domani sera alle 19 alla Camera.
E’ passato molto tempo dall’ultima volta in cui il leader ha preso parte a un’assemblea con i suoi parlamentari. Se questa volta ha deciso di scendere a Roma, cosa che notoriamente non fa volentieri, è perché – alla vigilia del primo voto segreto sul ddl Boschi – vuole dare maggiore visibilità e forza alla battaglia dei senatori 5 Stelle, ma anche perché ha capito che deve riorganizzare un gruppo dirigente indebolito dalle troppe gelosie e divisioni interne. E che la salita al Colle fatta giovedì insieme a Sel e Lega rischia di indebolire ulteriormente, vista la bocciatura che avrebbe ricevuto da Casaleggio.
Ma c’è anche un altro motivo. Grillo vuole tornare ad attaccare Napolitano, che considera un presidente di parte e non rappresentativo di tutti gli italiani, in maniera se possibile ancora più dura. E per questo starebbe preparando una serie di scadenze clamorose. Accantonata almeno fino all’autunno l’ipotesi di una manifestazione, ora si starebbe pensando a iniziative «situazioniste», da tenere fuori dall’aula di palazzo Madama.
Intanto. ieri, Grillo se l’è presa con Roberto Benigni. «Benigni, oh bischeraccio, dove sei finito?», è scritto in un post firmato Lalla M. e apparso sul blog con il titolo «Il Benigni scomparso». Al comico toscano, che nel 2012 ha letto la Costituzione in Tv definendola «la più bella del mondo», Grillo contesta di tacere di fronte a quanto accade al Senato. «Ora che un tuo conterraneo – prosegue Grillo – toscanaccio come te, tal Renzi, e un partito a te caro, il Pd, la stanno sfasciando, se ci sei batti un colpo!»