«Quando ci si sforza di rappresentare la vita degli altri emergono inevitabilmente delle questioni morali». Così Emmanuel Carrère, grande romanziere dei nostri tempi, introduce il suo terzo lavoro dietro la macchina da presa, Tra due mondi. Dopo essere stato presentato l’anno scorso alla Quinzaine a Cannes, dal 7 aprile arriverà finalmente nelle sale italiane grazie alla distribuzione di Teodora Film. Ieri Carrère l’ha però presentato in anteprima a Roma, nell’ambito di Rendez-vous, il festival del nuovo cinema francese.

IL FILM è tratto dal libro La scatola rossa di Florence Aubenas (ed. Piemme), un resoconto dei mesi che la nota giornalista ha trascorso «sotto copertura» tra le addette alle pulizie delle navi che attraversano la manica, da Caen verso l’Inghilterra. «È stata Juliette Binoche ad insistere con Aubenas, che inizialmente non voleva cedere i diritti. Poi ha acconsentito facendo il mio nome, non ho mai ben capito perché» racconta Carrère. «L’unica condizione che ho posto è stata quella di girare con soli attori non professionisti, con l’eccezione naturalmente di Binoche».

Accanto alla nota attrice recitano infatti gli abitanti della regione, di cui molti svolgono nella vita reale la professione che vediamo sullo schermo. «Non posso dire che tra noi si sia eliminata la distanza sociale ma ci siamo divertiti nel fare questa cosa insieme. C’è voluto diverso tempo per conoscerci, ma alla fine eravamo una piccola compagnia. Ho persino dato loro delle lezioni di yoga» scherza lo scrittore, la cui passione per la meditazione è ormai cosa nota.

«TRA DUE MONDI» punta a rendere visibile una condizione che spesso non lo è, si tratta quasi di «rompere un incantesimo» che nasconde alla vista la durezza di un lavoro precario, mal pagato, con turni massacranti. «È un mestiere invisibile, ci si accorge delle pulizie solo quando non vengono fatte, nessuno esprime gratitudine nei confronti di chi le fa» afferma Carrère. «C’è poi la continua necessità per queste persone di spostarsi da un luogo all’altro, con la conseguenza di dover spendere molto in benzina. Che, tra l’altro, è stata la ragione che ha innescato la ribellione dei gilet gialli».

Una spinta a reintegrare questo rimosso delle nostre società sembra pian piano farsi strada, almeno in Francia, lo scrittore ci racconta infatti che alcune aziende stanno prendendo la decisione di far lavorare gli addetti alle pulizie negli stessi orari degli altri dipendenti: «Sembra poco ma chi l’ha sperimentato si è sentito parte integrante di una realtà, ci si sente finalmente sulla stessa barca».

Oltre alla tensione sociale è poi fortemente presente nel film la questione dell’utilizzo della vita altrui ai fini della propria opera, ovvero dell’approccio utilitaristico, che uno scrittore è spesso costretto a mettere in campo per svolgere il proprio lavoro.

Un confine che Carrère ha interrogato più volte nei suoi romanzi, che si situano per lo più tra biografia e autobiografia. «Per me fare cinema comporta una maggiore distanza, il film non parla direttamente di me, ma sicuramente continuo a pormi questioni morali di questo tipo», un approccio però piuttosto diverso da quello di Aubenas, «il suo libro non ha una dimensione introspettiva perché lei è concentrata solo su quello che c’è fuori. Io non sono così, a me interessano i miei stati d’animo».

Inevitabile poi parlare della guerra tra Russia e Ucraina, Carrère è infatti figlio di una grande studiosa del mondo russo, spesso confluito anche nei suoi romanzi, dal ritratto del controverso Limonov (2011) a La vita come un romanzo russo (2007).

Lo scrittore peraltro si trovava proprio a Mosca durante lo scoppio del conflitto: «Persone a me vicine abitano in un Paese che sta scatenando una guerra criminale senza che loro lo volessero. È una situazione orribile, se lo facesse la Francia non potrei fare nulla se non diventare un paria nei confronti degli altri. Uno dei risultati inattesi è stato quello di unirci come europei. Comunque, nessun analista vicino a Mosca se lo sarebbe immaginato, solo i servizi segreti americani sapevano».