Ci mancava solo una piccola Baia dei Porci nella storia delle aggressioni contro il governo venezuelano: una tentata invasione per via marittima realizzata da paramilitari provenienti dalla Colombia e conclusasi con otto mercenari morti e due arrestati, tra cui uno identificato come un funzionario della Dea. A darne notizia, domenica mattina, è stato il ministro della Giustizia, dell’Interno e della Pace Nestor Reverol, il quale ha riferito come il gruppo di «terroristi», sbarcati dalle lance sulla costa di Macuto, nello stato settentrionale di La Guaira, sia stato neutralizzato.

A guidare i mercenari, secondo le autorità venezuelane, sarebbe stato Robert Colina Ybarra, soprannominato «Pantera», morto nello scontro, sotto il coordinamento dell’ex generale dell’esercito venezuelano Alcalá Cordones. Scopo dell’operazione quello di «commettere atti terroristici, assassinare leader del governo rivoluzionario, incrementare la violenza, creare il caos e con ciò tentare nuovamente un colpo di Stato».

In base alle rivelazioni dell’Associated Press, la figura chiave dell’operazione sarebbe però l’ex marine Jordan Goudreau, il quale, dopo una brillante carriera nell’esercito statunitense, ha fondato nel 2018 l’impresa di sicurezza Silvercop Usa, con sede in Florida, attiva in più di 50 paesi. Il suo interesse per il Venezuela sarebbe nato nel febbraio del 2019, in occasione del servizio di vigilanza prestato per il famoso concerto organizzato dal miliardario Richard Branson durante la fallimentare Operazione Cúcuta, quella dell’ingresso dei presunti aiuti umanitari in Venezuela.

Tornato negli Usa, sarebbe entrato in contatto con Lester Toledo, uno dei rappresentanti di Guaidó a Washington, il quale avrebbe fatto da tramite tra lui e Alcalá Cordones a Bogotá. Convintosi della necessità di intraprendere un’azione militare contro il governo bolivariano, Goudreau si sarebbe dunque offerto per addestrare 300 soldati reclutati dall’ex generale con cui realizzare un’invasione del Venezuela.

E mentre l’ex marine appare in un video insieme all’ex capitano della Guardia nazionale bolivariana Javier Nieto Quintero rivendicando la sua partecipazione al tentativo di invasione, la giornalista vicina all’opposizione venezuelana Patricia Poleo ha pubblicato alcune pagine del contratto per 212 milioni e 900mila dollari firmato da Goudreau con Juan Guaidó, il noto oppositore Juan José Rendón e il deputato Sergio Vergara, mano destra dell’autoproclamato, per l’esecuzione di un golpe contro Maduro. Nega tutto l’autoproclamato Guaidó, per il quale la fallita invasione è solo una montatura del governo.