Una contestazione durissima si abbatte anche sulle primarie dei Giovani democratici, in corso ieri e oggi. Uno dei due candidati, Dario Costantino contro la formazione di «un risultato disegnato a tavolino». A questo punto resta solo l’altro candidato segretario Mattia Zunino. «Giovedì notte stati eliminati dall’albo degli aderenti, arbitrariamente, tante ragazze e tanti ragazzi, dalla Sicilia alla Puglia, dal Molise alle Marche. La commissione ha prodotto queste deliberazioni spesso senza riunirsi, senza informare il nostro rappresentante di mozione, dimenticando spesso di produrre verbali delle deliberazioni», denuncia Costantino che se la prende anche con «l’arbitraria distribuzione dei seggi. L’elenco dei seggi ci è stato consegnato incompleto giovedì sera, venerdì sera alle ore 17 scadeva il termine per nominare i propri rappresentanti di lista».

«Ci sono sedici seggi a Reggio Calabria e trentadue a Roma, scelta che rende molto difficile controllare la regolarità delle operazioni di voto. Non si può dire che moltiplicare i seggi sia stata una scelta per promuovere la partecipazione. A Roma infatti gli aderenti hanno appreso venerdì notte in quale seggio dovranno recarsi a votare sabato mattina; nelle Marche è stata negata la costituzione dei seggi anche laddove si sono registrati dei partecipanti, è avvenuto a Urbino e ai ragazzi di Loreto che dovranno spostarsi di 60 km per votare». La conclusione: «è in atto un disegno che vuole distruggere i Gd e io non intendo legittimarlo». Secca la replica dei Gd, affidata a twitter: solo «menzogne» e «attacchi vergognos ad opera di chi ha interesse soltanto a delegittimare il congresso». Quella di Costantino è una visione «distorta e parziale», «il tesseramento è stato chiuso da mesi e i dati, acquisiti dai vari livelli locali, sono stati poi recepiti dalla struttura nazionale, che ha da tempo deciso su pochi ricorsi circostanziati. Anche le adesioni, cresciute enormemente poco prima della chiusura dell’albo on line, sono state sottoposte a un vaglio sia locale che nazionale».