Tutto comincia nel bar di una stazione, forse un incontro, forse un distacco. Un sax fluttua nell’aria e poi ecco la voce di Lucia Manca a cantare il primo dei suoi otto racconti. Maledetto e benedetto, nuovo album dell’artista salentina, è cronaca di un amore fatto di attese e bugie, illusioni e ricordi. Un amore estivo, viene da pensare, le cose perdute e lasciate che cantava Gino Paoli. Citazione non casuale, perché Lucia, solidamente ancorata all’oggi nella sua musica, non ha dimenticato gli ascolti giovanili, da Bindi a Endrigo, da Battisti a Tenco. E al femminile Mina, Patty Pravo. Ne viene fuori un disco, dolente, a tratti duro, sempre malinconico. Un bel disco ma nessuna operazione vintage, e invece un lavoro di colto pop, dove si avverte forte l’impronta personale. Bar stazione e Settembre sono i punti di congiunzione, in mezzo cose davvero pregevoli come Basta chiedere e Più giù.