Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha disposto la rotazione dei dirigenti capitolini, una misura all’insegna della garanzia della legalità. E prevede la nomina di un assessore alla Trasparenza e alla Legalità, appunto: si fa il nome di Giancarlo Caselli. La nuova giunta potrebbe essere anche di larghe intese. Al momento ci sono due caselle da riempire, dopo le dimissioni di Luca Pancalli e di Daniele Ozzimo, indagato nell’inchiesta «Mondi di mezzo». Il Marino-bis dovrebbe essere varato prima di Natale.
Il Movimento 5 Stelle di Roma però dice no all’ingresso in giunta: il capogruppo Marcello de Vito spiega che il M5S collaborerà, in cambio della presidenza della commissione Trasparenza. Ma nemmeno la mezza apertura va bene a Grillo e Casaleggio, che in serata sfornano una nota congiunta: «Marino faccia un passo indietro». E pure Berlusconi chiede le elezioni.

L’inchiesta continua a scuotere il Pd. Ieri Ozzimo, l’ex presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti e l’ex presidente della commissione cultura della regione, Eugenio Patanè, si sono autosospesi dal partito. Lo ha annunciato su twitter il neo commissario del Pd romano Orfini. Dalle carte dell’inchiesta emergono pressioni su deputati dem – come Micaela Campana e Umberto Marroni – per ottenere un’interrogazione parlamentare sull’appalto di un centro rifugiati bloccato dal Tar. Marroni e Campana, (non indagati), chiariscono che l’interrogazione non è mai stata presentata e annunciano querele.