Grazie agli ottimi rapporti con la Cina – da tempo i cinesi hanno delocalizzato molte delle loro produzioni in Cambogia – il paese sta vivendo un periodo di grande enfasi sulla tecnologia, forse sull’onda del grande balzo cinese in questo senso.

Secondo il ministro dell’Economia e delle finanze cambogiano Aun Pornmoniroth, però, questo processo, o rivoluzione, ha bisogno ancora di molto tempo. Intervenuto a una conferenza ha specificato infatti che «la Cambogia potrebbe impiegare i primi 5 anni per prepararsi tecnicamente alla rivoluzione digitale e altri cinque o dieci anni per farla crescere e puntare su una economia basata sulla tecnologia».

Perché l’economia digitale funzioni, «sono necessari una rete logistica e una piattaforma per i pagamenti sicuri, per scambiare le merci in modo veloce e accelerare le transazioni commerciali», ha spiegato ancora il ministro dell’Economia e delle finanze. Ha poi aggiunto che per farlo sarà necessario un piano generale e lo sviluppo e l’attuazione di un quadro strategico a lungo termine per le tecnologie per le informazioni e comunicazioni e una legge sulle telecomunicazioni. Attualmente in Cambogia 13,6 milioni di persone su 16 hanno accesso facilmente a internet, principalmente tramite smartphone