S’intitola Todo Guantánamo es nuestro l’ultimo documentario dello scrittore e giornalista colombiano Hernando Calvo Ospina, firma di Le monde diplomatique. Ospina ha partecipato alla resistenza popolare in Colombia, ha subito carcere e torture e oggi risiede in Francia. Lo abbiamo incontrato a Roma, invitato dall’Associazione di amicizia Italia-Cuba, durante la conferenza dell’ambasciatrice Alba Soto Pimentel. Una iniziativa per denunciare la persistenza del blocco economico contro l’isola, e lanciare la campagna #YoVotoVsBloqueo: #Cubavsbloqueo, per cui si può votare su www.cubavsbloqueo.cu. Cambierà qualcosa questo storico voto all’Onu dopo quello dell’anno scorso (191 a favore di Cuba)?

Nel 2016 – ha denunciato l’ambasciatrice – il governo Usa ha imposto multe milionarie a banche e istituzioni finanziarie che hanno rapporti con Cuba. Il danno economico causato dal bloqueo, da aprile 2015 a quello del 2016, ammonta a 753.688 milioni di dollari. In più di 50 anni, «i danni sono oltre 125.873 milioni di dollari: il maggior ostacolo allo sviluppo economico e al benessere del popolo cubano. Chiediamo al presidente Obama di usare le ampie facoltà esecutive di cui gode per demolire la politica del blocco». La disponibilità di Cuba è intatta, ma «sulla base del rispetto assoluto della sua indipendenza». E pesa la questione di Guantanamo occupata dalla base navale Usa, che Cuba rivuole, e di cui parla il documentario. Secondo vecchi accordi «di locazione» coloniali, gli Usa continuano a inviare una cifra simbolica, che il governo cubano rifiuta.

Ospina, un secondo documentario dedicato a Cuba dopo quello sul blocco economico, e sempre con una prospettiva «dal basso». Perché?
Per settimane ho messo insieme dichiarazioni di Fidel e Raul Castro su Guantanamo. Durante il montaggio, mi sono accorto però che non erano necessarie: le persone comuni che compaiono fornivano un racconto completo. Fin dall’inizio, l’idea è stata quella di dare la parola alle persone che abitano in questa zona di frontiera.

Come vivono l’imposizione della base? E i giovani?
Oggi la base incide poco. Fino a quattro anni fa, dava ancora lavoro a qualche cubano, che ogni mattina passava la «frontiera» e tornava a casa la notte. Per loro, la presenza della base si faceva sentire. E per anni, durante la rivoluzione, i salari di quei lavoratori impiegati nella base militare – oltre 1.000 – hanno inciso sull’economia della regione. Per i giovani, la base fa parte del paesaggio. L’hanno sempre vista lì, ma ne conoscono bene la storia. Fino agli anni ’90, la base ha avuto effetti psicologici gravi: tutti pensavano che avrebbe potuto prodursi un’invasione. Infatti, si verificavano molteplici aggressioni e provocazioni, alle quali le truppe cubane non hanno mai risposto per evitare il peggio. A tutt’oggi, il danno economico è ingente perché i pescatori non possono utilizzare l’immensa baia che trabocca di una gran quantità e diversità di pesce.

Molti pensano che il bloqueo sia finito.
Non è affatto venuto meno, in particolare per il settore economico e finanziario. A Cuba è sempre vietato avere relazioni economiche con molti paesi del mondo perché le leggi extraterritoriali Usa lo proibiscono. E non può usare il dollaro per le transazioni.

Cuba ospita di nuovo i dialoghi tra Santos le Farc
Vorrei essere ottimista, però conoscendo lo Stato colombiano… Il paramilitarismo, che fa parte del cuore repressivo, è sempre forte. Inoltre, dagli accordi non è chiaro quale guadagno ricaverà la maggioranza dei colombiani in termini di sviluppo sociale ed economico dal disarmo delle Farc. Di certo, questo aiuterà a diminuire la violenza, anche se la maggioranza delle vittime non è stata causata dallo scontro tra stato e guerriglia: sono l’esercito e i suoi paramilitari ad assassinare i contadini per rubare le terre e consegnarle alle multinazionali. Da pragmatico, spero comunque che sia lo stato colombiano, per quanto repressore e genocida, che Washington capiscano che con una pace con giustizia sociale la grande oligarchia e le transnazionali, in particolare quelle Usa, potranno ottenere maggiori guadagni.