Dopo gli scioperi dei mesi scorsi, la decisione è arrivata come una doccia fredda: il gruppo Caltagirone – editore del Messaggero e di altre testate – ha deciso di lasciare la Fieg, l’associazione unica delle imprese editoriali. Un po’ come era stato deciso dalla Fiat qualche anno fa: «Fatti i doverosi distinguo, la decisione della Caltagirone Editore ricorda quella assunta dal Gruppo Fiat quando, alcuni anni fa, sulla base di visioni sul futuro dell’industria italiana non in sintonia  con l’allora vertice della Confindustria, decise di abbandonare l’associazione degli industriali», sintetizza un comunicato della stessa proprietà.

A questo punto, avendo di fatto disdettato il contratto nazionale, il gruppo al momento del prossimo rinnovo potrà firmare un diverso accordo con i suoi redattori, ma a peggiorare saranno intanto le condizioni dei  non giornalisti: fino a oggi poligrafici, e inquadrati nel relativo contratto, dovrebbero passare (almeno nell’intenzione dell’azienda) a quello del commercio. I sindacati non ci stanno: «Continueremo a far valere in ogni sede e con ogni mezzo la tutela delle persone che rappresentiamo», dice Massimo Cestaro della Slc Cgil.