Il nome «Azione» fa destra ma Carlo Calenda, al lancio della sua cosa, dice che è un omaggio al partito di Lussu, forza «minoritaria ma influente». L’ex ministro, con Matteo Richetti, parte contro i «riformisti rammolliti» e Renzi «il bullo» ma non è detto che arrivi in porto: «Se i sondaggi ci daranno al 3% neanche ci presenteremo alle urne».